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Sci alpino, da Gurgl timidi segnali azzurri. Futuro Collomb, rimpianto della Mea, Vinatzer con il freno a mano

Dopo la due giorni disastrosa a Levi, lo slalom azzurro ha provato a rialzare la testa questo fine settimana a Gurgl, riuscendo comunque a fare un piccolo passo in avanti. I risultati sono ancora lontani dall’essere definiti positivi, ma qualche segnale lo si è visto, soprattutto in campo femminile, anche in ottica futura.

Ancora una volta la migliore è stata Martina Peterlini, che ha concluso al ventesimo posto, rimontando qualche posizione nella seconda manche. Le aspettative per la trentina, però, erano decisamente diverse, visto che l’obiettivo era quello di centrare almeno una Top-15 o addirittura di avvicinare le prime dieci posizioni. Peterlini, però, non è riuscita a trovare un buon feeling con la pista austriaca, ma almeno per due slalom di fila ha chiuso a punti, cosa non comunque scontata per un’italiana nelle ultime stagioni.

Buona gara certamente per Beatrice Sola, che finalmente riesce a conquistare i primi punti della carriera in Coppa del Mondo, concludendo ventunesima. Ottimo l’atteggiamento mostrato soprattutto nella prima manche con una prova all’attacco e con la voglia di andarsi a prendere la qualificazione. Nella seconda, come era prevedibile, ha un po’ tirato il freno, ma è comunque riuscita a recuperare sei posizioni e soprattutto a terminare la gara e prendersi i punti.

Una gara che lascia anche dei rimpianti alla squadra azzurra. Lara Della Mea era stata protagonista di una strabiliante prima manche, chiudendo decima con il pettorale 40. Purtroppo l’azzurra ha rovinato tutto nella seconda, uscendo dopo poche porte. Il talento di questa ragazza è sotto gli occhi di tutti, ma c’è ancora troppa poca continuità nell’esprimerlo. Dispiace moltissimo anche per la giovanissima Giorgia Collomb, che alla terza gara di Coppa del Mondo si era andata a prendere una meravigliosa qualificazione alla seconda manche con il pettorale 64. I primi punti stavano anche per arrivare, ma Collomb è caduta alla penultima porta. Grande rammarico, ma anche la consapevolezza di avere una giovane slalomista che ha mostrato carattere, talento e che sembra avere l’atteggiamento e la stoffa per ottenere presto ottimi risultati.

Ieri è stato poi il momento della squadra maschile, segnata purtroppo fin da subito dal brutto infortunio di Tommaso Sala. Lo slalomista lombardo ha riportato la rottura del crociato in allenamento, mettendo fine così già la parola fine alla sua stagione. Sicuramente una perdita importante per i colori azzurri, con l’Italia che si ritrova così il solo Alex Vinatzer a partire tra i primi trenta. L’altoatesino ha dato la sensazione di non voler mai rischiare sul pendio austriaco, cogliendo alla fine un diciassettesimo posto dopo aver rimontato otto posizioni. Lo stesso Vinatzer ha confermato che aveva perso un po’ di fiducia dopo l’uscita di Levi, ma serve un repentino cambio di ritmo in slalom, anche perchè le possibilità per emergere ci sono tutte dietro all’inarrivabile per ora Clement Noel.

Dallo zero di Levi, questa volta erano tre gli azzurri qualificati per la seconda manche. Tobias Kastlunger ha infatti concluso ventiseiesimo, precedendo Stefano Gross. Entrambi nella seconda manche si sono concentrati soprattutto sull’arrivare al traguardo, conquistando punti che possono essere utili per abbassare il pettorale. In gara era presente anche Filippo Della Vite, uscito a metà della prima manche, ma dopo due intermedi che lo potevano proiettare tra i primi trenta.

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