World News

Il sarcasmo di Runjaic post Empoli-Udinese: «Rigore non dato? Evidentemente ci sono regole diverse»

«Lei cosa pensa? Era rigore?». Runjaic stravolge il rito delle domande a caldo intervistando l’inviato di SkySport, il friulano Francesco Cosatti che, pochi attimi prima, aveva messo nel mirino quel tocco con il braccio di Cacace che non aveva portato al rigore per l’Udinese, quando ancora il risultato era sull’1-0 per i padroni di casa. Mister Kosta continua a proporsi in inglese nei dopo-partita in trasferta, ma sta entrando sempre più in sintonia con la parte sul palcoscenico della Serie A, dove la “schizzofrenia” degli arbitri nelle interpretazioni di episodi simili è oggettivamente preoccupante.

L’episodio

La “parata” di Cacace, è bene chiarirlo, c’è stata. C’è stato anche il tocco sul ginocchio che fa schizzare il tiro di Lucca sul braccio del difensore che, di fatto, compie un intervento determinante nello specchio della porta. Un po’ quello che è successo un paio di trasferte fa all’Udinese in quel di Venezia, quando fu fischiato un rigore contro Kabasele. «Siete fortunati che non c’era Gianluca Nani qui, altrimenti avrebbe commentato lui questo episodio», ha premesso caustico Runjac riferendosi agli interventi del supervisore dell’area tecnica, l’ultimo a Bergamo dopo un chiaro penalty non rilevato da arbitro e, soprattutto, Var. «Ci è capitata una situazione simile a Venezia, dove un tocco con il braccio di Kabasele (dopo una precedente deviazione dello stesso difensore con il piede, ndr) è stato sanzionato con la massima punizione. Stavolta non è stata presa una decisione analoga a nostro favore e questo è un dato di fatto. Rispetto la decisione dell'arbitro, ma evidentemente ci sono regole diverse tra la Toscana e Venezia».

L’analisi

Ma Runjaic non si sottrae neppure quando si tratta di far luce sulla prestazione a due facce dell’Udinese. «Non posso essere del tutto felice. Soprattutto se penso al primo tempo», ha spiegato subito il tecnico tedesco che non può non dividere a metà la partita di lunedì 25 al Castellani. Da una parte una squadra poco incisiva che regala una frazione agli avversari, dall’altra l’Udinese capace di raggiungere il pareggio. «Sono contento per il punto arrivato in rimonta, quando siamo riusciti a superare le difficoltà del primo tempo. Nella ripresa la squadra è cresciuta, anche grazie ai cambi, ma è chiaro che dobbiamo lavorare ancora molto». Lavorare anche sulla tattica, sviluppando il modulo del secondo tempo di lunedì 25, quando mister Kosta ha proposto la difesa a quattro. «Il futuro? Ora abbiamo più scelte, ci stiamo lavorando da diverse settimane e quella che avete visto qui è una nuova possibilità, sia a gara in corso che dall’inizio. Così abbiamo più potenza davanti: oggi era necessaria perché dovevamo pareggiare. Abbiamo creato più occasioni e questo ha portato benefici al nostro gioco».

I singoli

Il pareggio è stato firmato da Keinan Davis, ancora una volta tra i migliori: «Quando sono arrivato a Udine ho trovato un attaccante che veniva da una stagione complicata dagli infortuni. Adesso sta lavorando bene e i risultati si vedono». Un altro uomo della svolta è stato Jurgen Ekkelenkamp, entrato nella ripresa al posto di Zarraga: «Sono felice di riaverlo a disposizione. Stavolta è entrato bene, facendo capire che è un centrocampista di valore, capace di interpretare il suo ruolo diversi modi».

Читайте на 123ru.net