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Esperti di turismo industriale per due giorni a confronto a Ivrea

IVREA. Ivrea ospita per il terzo anno la conferenza internazionale sul turismo industriale. Nato in via sperimentale due anni fa, l’evento ideato e promosso da Confindustria Canavese e dal Gruppo turismo cultura e sport si è guadagnato uno spazio nella riflessione collettiva e nella creazione di una rete di contatti e nello scambio di esperienze con altri territori. L’appuntamento è per venerdì 29 e sabato 30 novembre. Gli iscritti, a inizio settimana, erano oltre duecento.

Diversi i momenti di confronto e i temi che saranno affrontati. Molte sono le novità, a cominciare dal luogo che ospiterà l’evento. Sarà a Palazzo Uffici Olivetti, uno degli edifici simbolo di Ivrea città industriale del ventesimo secolo, nella sala dove si svolgevano i consigli di amministrazione dell’azienda. Altra novità saranno i tre tavoli di lavoro tematici che si svolgeranno la mattina di sabato 30 novembre nella sede di Confindustria Canavese. Avranno un approccio estremamente pratico perché saranno dedicati alla simulazione pratica di un viaggio alla scoperta delle cultura di impresa dal punto di vista di chi vive l’esperienza turistica, sull’alleanza utile tra tradizione e start up e sulle possibilità di finanziamento (bandi e crowdfunding).

Gaetano di Tondo è il presidente del gruppo turismo cultura e sport di Confindustria Canavese e sul tema del turismo industriale ha una visione piuttosto ampia, considerando che è anche il presidente dell’associazione archivio storico Olivetti e il responsabile delle relazioni esterne della stessa Olivetti. «Riproponiamo per la terza volta questo esperimento nato due anni fa – dice –. Ivrea, grazie al riconoscimento Unesco legato alle architetture e all’esperienza Olivetti svolge un ruolo centrale in questa discussione. E lo fa, quest’anno, anche nell’ambito di Torino capitale cultura d’impresa che, per tutto l’anno, ha promosso iniziative ed eventi con risultati che saranno presentati venerdì». La cultura d’impresa ha grandi potenzialità, fa numeri concreti e riscuote interesse. Di Tondo, dal suo osservatorio, vede e constata movimento attorno al tema: «Lo vediamo dalla rete che abbiamo costruito, con Ivrea al centro della discussione, in questi due anni. Avremo interlocutori che già erano stati da noi e ne avremo di nuovi». Dire cultura di impresa sul territorio significa unire diversi elementi e cogliere più spunti, a cominciare dall’innovazione sociale che deriva dalle esperienze immateriali di Olivetti, per continuare con le altre esperienze che legano le aziende ai territori come ad esempio Iren nel Parco nazionale del Gran Paradiso.

Sempre tra le novità ci sarà (venerdì 29) la presentazione del nuovo progetto di rifunzionalizzazione di Palazzo uffici Olivetti, l’edificio che, appunto, ospita l’evento. Spazio sarà dato sia alla presentazione di numeri e risultati di Torino capitale della cultura di impresa 2024, che in un anno ha promosso oltre cento eventi, che a quelle che sono definite “narrazioni strategiche” ovvero come scrivere un dossier.

Venerdì 29 si comincia alla 10,30 con i saluti istituzionali cui seguiranno diverse sessioni di lavori: Torino capitale della cultura di impressa 2014, La cultura d’impresa, Il nuovo progetto di Palazzo uffici Olivetti, Innovazione per la cultura e il turismo, Le identità e i territori, in Italia e nel mondo e Narrazioni strategiche.

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