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Gerry Scotti: «Ottimista per l’Oltrepo tanti giovani in aziende e associazioni»

CANNETO PAVESE. «Mi auguro che l’arrivo di tanti giovani nelle aziende vitivinicole e nelle associazioni porti all’Oltrepo Pavese non solo idee, ma anche quel benessere che merita». A dirlo è il noto presentatore tv Gerry Scotti, che ha appena presentato la settima etichetta della sua linea di vini, la Bonarda “Set Ann” (sette anni), tutti realizzati in collaborazione con l’azienda agricola Giorgi di Canneto Pavese.

E sette sono proprio gli anni del sodalizio tra Gerry Scotti e Fabiano Giorgi: «Ne abbiamo passati di tutti i colori, dal punto di vista meteorologico, la grande crisi legata al Covid, dove il settore ha patito molto per la riduzione dei consumi, l’allagamento della cantina Giorgi, insomma sette anni difficili, ma non posso che ringraziare i Giorgi per il loro lavoro e la loro serietà – afferma lo “zio Gerry” -. Li abbiamo celebrati con questo vino, “Set Ann”, perché ci tengo ad avere sulle mie etichette un riferimento dialettale come ringraziamento alla terra».

La presentazione della Bonarda dello showman, originario di Miradolo Terme, è avvenuta giovedì, a City Life a Milano, nel locale “Da Vittorio” della famiglia Cerea, in abbinamento ai bolliti. «Nuova mentalità» «In Oltrepo finalmente qualcosa si sta muovendo in aggregazione – afferma Scotti parlando del momento del territorio -. Ci sono sempre più giovani al comando delle associazioni e delle aziende ed è fondamentale per quel grande cambio di mentalità che, lo dico da pavese, serve al territorio. I nostri vecchi avevano una testa tutta loro, molto conservativa e legata alla campagna, gente onesta, ma ormai il mercato va affrontato in maniera diversa. L’arrivo di tutti questi giovani spero possa portare al movimento dell’Oltrepo non solo idee, ma anche quel benessere che si merita».

La scelta del nuovo vino è caduta sulla Bonarda anche per ribadire l’attualità di uno dei vini bandiera dell’Oltrepo Pavese: «Mi fa piacere che ci sia una tendenza a rivalutare la Bonarda, che è tornata di moda, anche se le cose buone non passano mai di moda – aggiunge -. I vini frizzanti non sono mai stati trattati troppo bene, invece è giusto far sapere che la Bonarda è un gran vino delle nostre parti».

Un vino che, come gli altri della linea, è sempre legato alle esperienze familiari in terra pavese dello showman: «Finalmente Giorgi mi ha accontentato con la Bonarda, che è da sempre uno dei miei vini preferiti – racconta -. Mio nonno non lo produceva ma veniva a comprarlo in Oltrepo e per me, bambino, non aveva neanche un nome, ma era il vino che “al buscia”, cioè, bisogna stare attenti ad aprirlo perché fuoriesce e va dappertutto. Era il vino che si teneva al fresco in cantina per l’estate, ma che veniva buono anche in questa stagione da accompagnare ai piatti tipici, ma impegnativi, della cucina lombarda, come il lesso o la cassoeula».

Per Fabiano Giorgi, in questi sette anni «il rapporto di lavoro con Gerry si è trasformato in amicizia e rispetto reciproco – sottolinea -. Conosco poche persone con un’intelligenza, professionalità e umanità come le sue. Il nostro progetto non è legato ai numeri e alle vendite, ma al piacere suo di avere una sua linea di vini, di cui è molto soddisfatto dal punto di vista qualitativo e che segue dall’uva alla bottiglia, e nostro perché il personaggio più famoso d’Italia ha scelto la nostra azienda e l’Oltrepo Pavese». —

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