Bambina concepita in Argentina, il nodo dell’iscrizione all’Anagrafe
C’è una bambina veneta da accogliere, con tutti i riguardi del caso.
È tornata dall’Argentina da qualche giorno, dopo essere rimasta bloccata per circa un mese e mezzo con i suoi due papà. E adesso bisogna decidere come procedere, perché i suoi diritti siano uguali a quelli dei suoi coetanei.
Tuttavia, non sarà facile. C’è un primo scoglio da superare, l’iscrizione all’Anagrafe del Comune di Saccolongo, dove abitano i suoi genitori.
Fabio Busato e Gaetano D’Alessandro, il giorno successivo il ritorno in Italia, hanno detto di non aver ancora deciso cosa fare. Le soluzioni sono varie e accanto a loro c’è l’avvocato Maurizio Paniz, abile e molto competente in questa materia.
E con tutta probabilità servirà il suo intervento perché il sindaco di Saccolongo, Steve Garbin, non sembra intenzionato ad agevolare l’iter, almeno a giudicare dalla sua reticenza nel rispondere ai quesiti posti.
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Lo scenario
«Le possibilità a questo punto sono tre» spiega Paniz. «Iscrivere la bambina con il nome del genitore biologico e lasciare fuori il papà intenzionale. La seconda possibilità è chiedere l’iscrizione di entrambi i genitori, come io ho fatto 8 anni fa a Mel. E questa è la migliore condizione possibile per la bambina. La terza via è iscriverla solo a nome di un genitore, e l’altro potrebbe avviare la procedura di adozione».
Su questa materia c’è molta confusione e la recente introduzione da parte del governo Meloni del reato universale per la gestazione per altri, non fa che aumentare le difficoltà per chi si trova a vivere queste situazioni. Ma la figlia di Busato e D’Alessandro è nata il 10 ottobre, quindi prima dell’entrata in vigore della legge. Ciò la rende inattaccabile, da questo punto di vista.
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La spiegazione
Recentemente il sindaco Sergio Giordani a Padova si è distinto per la battaglia portata avanti per l’iscrizione all’Anagrafe dei figli delle mamme arcobaleno, donne omosessuali che hanno scelto di fare l’eterologa all’estero.
Sembra però di percepire dei distinguo, rispetto a questo caso in cui i genitori sono due papà.
«Due mamme o due papà non c’è differenza», precisa Paniz. Una differenza sostanziale, però, c’è tra un bambino figlio di due genitori riconosciuti come tali o invece un bambino adottato.
«Non hanno lo stesso trattamento» conferma Paniz. «Innanzitutto per un discorso di successione: il figlio legittimo riceve la quota legittima, quello adottato no. Anche nei rapporti di parentela c’è una notevole differenza, e ovviamente un figlio legittimo entra a pieno titolo nell’albero genealogico».
Su cosa potrà succedere ora Paniz prova a ipotizzare, ovviamente attingendo dalla grande esperienza nel campo.
«Il sindaco di Saccolongo può accettare di iscrivere entrambi i genitori all’Anagrafe, sottoponendosi all’impugnazione della Procura, oppure può decidere di accettare solo l’iscrizione del padre biologico. Io, dal canto mio, sono pronto a combattere per i diritti di questa bambina, perché sia riconosciuta nel modo giusto. Il principio da cui si parte è chiaro: due genitori sono sempre meglio di uno. Vedremo ora cosa succederà».