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Triestina calcio, nuovo round 

Capitolo tre della nuova era alabardata. Perché in effetti, nonostante siano passate appena due settimane dalla svolta con l’arrivo di Tesser e Delli Carri, di nuova era si tratta per la Triestina. Per i risultati, per l’atteggiamento della squadra, per l’entusiasmo dell’ambiente e per la tifoseria ritrovata.

Dopo Padova e Vicenza, però, anche questo terzo capitolo mette di fronte all’Unione una compagine di valore. Il Novara non vale ovviamente le prime due della classifica, ma sta attraversando un ottimo momento, per cui la sfida di sabato 14 allo stadio Piola (inizio ore 15, arbitra Maccarini di Arezzo) è di quelle toste. E rappresenta per Tesser un ritorno nella piazza dove ha fatto la storia, con il famoso salto dalla serie C alla A.

Novara non è una trasferta come le altre

Il tecnico non nasconde che per lui Novara non può essere una trasferta come le altre: «Ci sono tornato diverse volte – confessa Tesser –, e anche a tanti anni di distanza si provano sempre emozioni particolari. La gente mi ha sempre dimostrato grande affetto, su quel campo sono state fatte delle cose impensabili, partendo dalla Lega Pro e ritrovandosi dopo due anni in Serie A. Sono stati davvero anni indimenticabili».

Sentimenti a parte, per la Triestina quella di oggi è un’altra tappa importante per la sua risalita in classifica. E, come detto, l’avversario odierno nasconde molte insidie: «Il Novara è una squadra molto forte – spiega Tesser –, con tanti giocatori di categoria e guidata da un allenatore molto bravo: sa abbinare intensità a una buona copertura del campo, inoltre c’è qualche giocatore di qualità particolarmente elevata. Sta insomma facendo bene, ha appena vinto a Trento interrompendo una striscia positiva di 16 risultati utili degli avversari, è sesta in classifica e ha un valore tecnico superiore allo scorso anno».

Serve la Triestina di una settimana fa

Per fare risultato, quindi, servirà la Triestina vista una settimana fa. Non a caso, il tecnico alabardato sottolinea che vuole vedere lo stesso spirito visto col Vicenza e avverte la squadra che non è certo il momento di fare passi indietro: «Non so se dopo la vittoria sul Vicenza ci sia stato un ulteriore step di fiducia e autostima, l’importante è che non si torni indietro a livello di mentalità e determinazione, poi se siamo quelli di una settimana fa col Vicenza a me andrebbe bene. Consapevoli che abbiamo fatto qualcosa di bello, ma nel concreto ancora niente e ci sarà da lottare tantissimo. Quel qualcosa di buono ci deve comunque dare fiducia, ma non presunzione, bisogna andare avanti con grande umiltà. Sarà una partita impegnativa, voglio vedere che la squadra c’è, che ha la mentalità di non mollare mai vista a Padova, che poi col Vicenza ha migliorato anche nel gioco, soffrendo quando c’era da soffrire e dimostrando di voler portare a casa il risultato. Ecco, voglio vedere quello spirito di squadra lì».

Buone notizie dalla rosa

Buone notizie anche dalla rosa: restano assenti Pavlev e Ballarini, quindi sono disponibili gli stessi del Vicenza. Compreso Struna: lui e Vertainen sono rimasti fermi un paio di giorni a inizio settimana ma poi sono rientrati in gruppo.

Probabile una conferma dell’undici di partenza di una settimana fa: davanti a Roos la coppia Struna-Frare, con Germano a destra e Tonetto a sinistra. In mezzo al campo Braima, Correia e Vallocchia, poi D’Urso dietro alle punte Vertainen e Olivieri.

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