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Il ricordo: «Marco Casarini sempre orgoglioso del ruolo di sindaco: un dolore grande»

CALVIGNANO. C'è solo qualche curioso di fronte alla trattoria del Passeggero della frazione Rivazza di Borgo Priolo. E' qui dove mercoledì si è tolto la vita, sparandosi un colpo di pistola, il sindaco di Calvignano, Marco Casarini di 57 anni. Il locale fungeva da bar trattoria ma anche da negozio di generi alimentari. C'è un signore con barba e baffi e i capelli bianchi nascosti da un cappellino che ci guarda e si avvicina. «Non lo conoscevo proprio bene il sindaco - racconta -. Abito poco distante da qui e spesso però mi recavo nel negozio per fare spesa. Quando ho saputo dell'accaduto sono rimasto senza parole. Conosco bene la moglie perchè mi serviva lei in negozio e adesso il primo pensiero va ai figli in particolare alla bambina più piccola. Una tragedia che ci lascia tutti attoniti».

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Marco Casarini era stato eletto sindaco di Calvignano il 12 giugno del 2022 per il secondo mandato consecutivo. A Calvignano non si trova nessuno. Il municipio, che sorge di fianco alla chiesa, ieri pomeriggio era chiuso. I funerali di Marco Casarini non sono ancora stati fissati.

La scomparsa di Marco con un gesto così drammatico - dice il sindaco di Montebello della Battaglia, Andrea Mariani - lascia tutti noi senza parole. L'amministrazione comunale unitamente a tutto il personale esprime il proprio cordoglio e sostegno ai famigliari e a tutta la comunità di Calvignano». E' affranto dal dolore, in quanto amici di vecchia data, il sindaco di Montalto Pavese, Angelo Villani. «Un grande dolore. Ho conosciuto Marco ai tempi del suo primo mandato nel 2002. Allora ero sindaco a Rocca de Giorgi e, con Calvignano e Montalto Pavese, costituivamo una delle prime unioni di Comuni oltrepadane. Abbiamo lavorato fianco a fianco per quasi una decina di anni e in questo periodo ne è nata un'amicizia. Sono sgomento e sbigottito - dice Villani - dal momento in cui ho appreso la notizia così come lo è la cittadinanza di Montalto. Sindaco sempre attento alle esigenze del suo paese, pieno di iniziative e sempre orgoglioso del suo ruolo ha colto tutti noi increduli ad una notizia tanto terribile quanto inaspettata. Caro Marco ti ricorderemo per tutto ciò che hai fatto e per ciò che abbiamo condiviso. I sindaci passano, gli amici rimangono».

ALESSANDRO DISPERATI

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