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Perché il match tra Sinner e Korda a Montecarlo…si è deciso in appena un game

Un trend da analizzare. Jannik Sinner ha archiviato il suo primo impegno sulla terra rossa di questa stagione e l’ha fatto con un perentorio 6-1 6-2 rifilato all’americano Sebastian Korda, nel match valido per il secondo turno del Masters1000 di Montecarlo. Una prova di forza notevole, che va in continuità con quanto fatto vedere da Jannik in questo 2024.

Parliamo della 23ª in 24 partite disputate, conquistando 52 set e perdendone appena 7, concedendo solo 10 game negli ultimi tre incontri tra Miami e il Principato:

Sinner b. Sebastian Korda [USA] 6-1 6-2 – ATP Montecarlo
Sinner b. Grigor Dimitrov [BUL] 6-3 6-1 – ATP Miami
Sinner b. Daniil Medvedev [RUS] 6-1 6-2 – ATP Miami

Partite accomunate dal dominio del pusterese e in cui i turning point sono simili. Nei fatti, la partita contro Korda di oggi si è decisa nel secondo game, quando Jannik ha salvato le uniche tre palle break concesse all’avversario. Da quel momento, sostanzialmente, la contesa è finita e si è assistito a un assolo. Un po’ la stessa cosa accaduta nella Finale di Miami contro Dimitrov. Dopo aver cancellato la palla break del quarto gioco del primo set, Sinner aveva cambiato marcia e anche per il bulgaro non c’era stato nulla da fare.

Una forza tecnica e mentale che ha visto i rivali negli incontri citati quasi arrendersi al cospetto di chi è stato un muro invalicabile e si sta parlando di giocatori livello molto alto. Aspetti che fanno pensare fino a che punto Jannik sia riuscito ad alzare l’asticella e ora sarà interessante capire fino a quando saprà tenerla così in alto.

Da considerare un altro dato molto importante nelle ultime 52 settimane. Nei cosiddetti “pressure-points” (punti sotto pressione), l’italiano ha saputo annullare alla vigilia di Montecarlo il 73.7% di palle break ai rivali. Una tendenza che anche oggi si è replicata.

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