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San Benigno, 4 “velo ok” divelti in una sola notte Graffino: «Disgustato»

San Benigno

Un vero e proprio raid anti “velo ok”, i dissuasori arancioni che si trovano comunemente a bordo strada, che invitano gli automobilisti ad alzare il piede dell’acceleratore. È andato in scena a San Benigno, dove ne sono stati fatti fuori ben quattro in una notte: tre nelle frazioni Mura e Bruciata, uno nella via che collega il campo sportivo con Lombardore. Con particolare violenza, stavolta, divelti e spaccati. «Potrebbero esser stati utilizzati anche dei petardi», ipotizza il sindaco Alberto Graffino. Comunque sia, le indagini sul danneggiamento sono state affidate alla polizia municipale.

Riavvolgendo il nastro, si tratta di totem installati da poco, circa 6 mesi, ben visibili dalla strada, che hanno lo scopo principale di far ridurre la velocità agli automobilisti a cui non bastano i cartelli. «E devo dire - spiega ancora Graffino -, che fanno il loro dovere, perché anche i più distratti alzano il piede dall’acceleratore. Abbiamo notato una diminuzione sensibile della velocità nei punti dove li abbiamo messi, 10 in tutto. Poi, di tanto in tanto, sono stati vandalizzati. Inizialmente si strappava l’adesivo, si faceva la scritta, ma mai come questa volta, non era mai stati divelti».

Quel che è sicuro è che c’è tanta amarezza per l’atto vandalico, anche per i commenti social che si è portato dietro. «Usi pure questo termine - spiega ancora Graffino -, dica pure che mi disgustano quei commenti. Anzitutto li sostituiremo sicuramente, perché nel contratto che abbiamo fatto con la ditta c’è una polizza assicurativa contro i vandalismi. Poi si tratta di apparecchi che noi abbiamo posizionato vicino a punti sensibili, dove ci sono scuole o tratti di provinciale che attraversano gli abitati, che hanno contribuito davvero a ridurre la velocità in tratti dove ci sono stati incidenti mortali».

D’altronde l’ondata di astio, soprattutto sui social, verso gli autovelox, non è nuova. Aveva investito anche Ivrea, quando erano stati vandalizzati i due apparecchi fissi sul terzo ponte, con danni notevoli. Anche in quel caso, si tratta di un velox ben segnalato e visibile, come da normativa, che non ha la funzione di “far cassa” sulle tasche degli automobilisti, ma quella di regolare la velocità, in un tratto dove il limite è di 90 chilometri orari, ma c’è chi supera abbondamente i 100.

San Benigno, comunque, dal punto di vista del traffico, è impegnata anche nel far rispettare la sosta disco orario. «Abbiamo notato - spiega Graffino - che le zone a disco orario sono poco rispettate. Però, ecco, un maggiore rispetto, porterebbe dei benefici al nostro commercio, con la necessaria rotazione dei parcheggi».

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