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Triestina, El Azrak: «È giunta l’ora di segnare al Rocco»

TRIESTE Arrivò l’estate scorsa come uno dei tanti giocatori da scoprire, prelevato dal Maastricht, ma da subito capace di mettersi in mostra come trequartista agli ordini di Tesser, e scalzato in partenza dall’arrivo sul finire del mercato di Christian D’Urso.

Nel corso di quella sua prima stagione a Trieste l’olandese-marocchino Rayan El Azrak fu capace di ritagliarsi spazi sempre crescenti, forse la più lieta sorpresa dell’intera stagione per continuità di rendimento e applicazione in campo. 32 presenze, 3 reti per il giocatore nato ad Amsterdam nel 1999, a bersaglio a Fontanafredda contro la Pro Vercelli, e decisivo a Sesto San Giovanni e al “Piola” ancora contro i vercellesi.

Quest’anno conta di consacrarsi ma al tempo stesso rimettersi in gioco con le molteplici soluzioni adottabili da Santoni per la fase offensiva. Il giocatore, a pochi giorni dal debutto in campionato, appare molto determinato: «Il mio secondo anno qui parte con grandi motivazioni e la volontà di salire in serie B, abbiamo molta qualità quest’anno, possiamo essere un’ottima squadra se saremo sempre focalizzati a lavorare duro ad ogni singolo allenamento e a ogni partita. Credo molto nelle nostre qualità».

La stagione scorsa è servita a maturare esperienza nel calcio italiano?

«Era stata una bella stagione per migliorare. L’anno scorso i primi sei mesi ero un giocatore che spesso partiva dalla panchina e subentrava. Vorrei segnare di più, qualche volta sono stato sfortunato, quest’anno voglio avere più risultati e gioie nei miei modi di giocare, che si tratti di fornire assist o segnare posso certamente migliorare molto».

Il gioco di Santoni le si addice?

«Mi piace il modo con cui vuole giocare l’allenatore, che è stato in Olanda come me. Mi piace giocare tra le linee e mi piace l’idea di giocare più possibile la palla a terra. Possiamo all’occorrenza anche giocare a palla più alta ed è importante non avere un solo tipo di gioco. Ognuno sa dove deve stare ma se vuoi giocare bene devi anche esporti a qualche rischio e questo mi piace».

L’anno scorso c’era una sana concorrenza con D’Urso. Soprattutto nella prima parte di stagione con il 4-3-1-2. Felice del suo rientro avendo un’altra disposizione tattica di base?

«Sono felice del ritorno di Christian, un grande giocatore. È vero, un sacco di volte eravamo in competizione ma credo che possiamo giocare benissimo assieme, sia nel passarci la palla che nell’andare negli spazi eccetera. Per la qualità della squadra avevamo davvero bisogno di lui e possiamo fare cose ancora migliori dell’ultimo anno».

L’eliminazione col Trento vi ha un po’ preoccupato?

«No, non siamo spaventati, abbiamo perso per un rigore al 90’. Era una partita da 0-0, ma io credo nelle nostre qualità e dobbiamo mantenere l’obiettivo fissato sul campionato».

Un obiettivo sarà anche segnare il primo gol allo stadio Rocco?

«Vorrei davvero segnare nel nostro stadio, farlo al Rocco è un’altra cosa, crea un altro feeling con i tifosi. Ci ho provato diverse volte l’anno scorso ma non è entrata la palla per cui auspico il primo gol al Rocco, lo sto aspettando anche per la mia famiglia che viene a vedermi».

Le più dirette rivali d’alta classifica in questo girone?

«Non so esattamente chi sia la più forte, so che noi lo siamo, come anche il Padova. In C ogni partita è differente, trovi una difficoltà diversa. Per cui preferisco guardare a noi, per me siamo i più forti come qualità».

Oltre al calcio, ormai siamo ad un anno di vita a Trieste. Contento di come si vive qui?

«Mi piace molto vivere a Trieste, vivere la città. Se vuoi una zona calma la trovi, se vuoi una zona più vivace la trovi, è come una piccola Amsterdam, la mia bellissima città. Non conoscevo Trieste prima di venirci, ma da quando sono arrivato mi è piaciuta subito».

Obiettivi stagionali in poche parole?

«Fare più gol e assist possibili, per la squadra vincere la C e salire in serie B. So che possiamo farlo». —

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