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Piccoli Comuni, 6 milioni nel Padovano per strade, poli culturali e aree verdi

La corsa era affollatissima – 3.359 i Comuni che si sono candidati – e il risultato era a maggior ragione tutt’altro che scontato. Il bando del Governo dedicato ai piccoli Comuni premia dieci municipalità padovane, ammettendo lavori e interventi per quasi 6 milioni di euro. Si parla di ammissione, perché lo stanziamento concreto dei fondi per ora è assicurato solo a un Comune, Carceri, che oggi dopo la fusione si chiama Santa Caterina d’Este.

Il bando

È stata pubblicata lo scorso 2 agosto la graduatoria dei progetti ammissibili a finanziamento nell’ambito del “Bando pubblico per il finanziamento dei progetti per il piano nazionale per la riqualificazione dei piccoli Comuni”.

Le istanze valutate dall’apposita Commissione sono state 2.638, riferite a 3.359 Comuni.

I progetti meritevoli di finanziamento risultano 1.179, poco meno del 45 per cento delle domande totali, per un fabbisogno complessivo di circa 842 milioni di euro; al momento i progetti immediatamente finanziabili sono in totale 144, in base alle risorse disponibili presso il Ministero dell’Interno, pari a circa di 172 milioni di euro.

Il Padovano premiato

Scorrendo la graduatoria fresca di approvazione si contano dieci piccoli Comuni padovani che hanno superato l’esame e che hanno presentato progetti meritevoli di finanziamento, per un totale di 5,9 milioni che potrebbero piovere nella nostra provincia nell’arco di un triennio.

Dieci dunque gli ammessi, ma è solo uno il Comune che si vedrà concretamente versare la somma finanziata vista la copertura limitata – per ora – del bando.

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È l’ex Comune di Carceri – oggi fuso con Vighizzolo d’Este – e dunque Santa Caterina d’Este. Qui arriveranno 700 mila euro con cui verrà creato un polo culturale nell’ex ristorante Annunziata: centro per conferenze, consigli, aule studio, archivi, ma anche uno spazio verde molto ampio che diventerà un parco pubblico: area ricreativa, con panchine e tavolini, e uno spazio per il fitness.

Gli altri ammessi

E gli altri nove ammessi ma non finanziati? La graduatoria ha validità di tre anni: man mano che il Governo rimpinguerà il fondo, si scorrerà la graduatoria e si pescherà il Comune in lizza.

Dopo Carceri si trovano Saccolongo (posizione 602, 700 mila euro), quindi entro i primi mille posti ci sono Stanghella, Villa Estense e Agna.

«La somma servirà al recupero dell’ex scantinato delle scuole elementari per realizzare spazi per l’archivio storico del Comune», spiega da Villa Estense il sindaco Davide Salvan. «A ciò seguiranno la sistemazione dell’ingresso delle ex scuole elementari e la realizzazione di un’area gioco nel retro, che sarà integrata con l’area Valentinelli».

Altri 700 mila euro pendono sui bilanci di Agna: «Il progetto presentato dalla precedente amministrazione prevede lavori di riqualificazione e valorizzazione delle vie comunali», dice la nuova sindaca Stella Vegro, «nello specifico di via Bosco a partire dal centro del paese per poi proseguire in via Cona Padovana. Sono previste inoltre opere di consolidamento dei cassonetti stradali in corrispondenza degli avvallamenti e delle frane».

Valli, strade e patronati

«Siamo soddisfatti di essere entrati in graduatoria», afferma il sindaco Luca Manfrin, che a Candiana aspetta 700 mila euro, «oltre che speranzosi visto che ha una durata di tre anni. Speriamo che ci sia la possibilità di concretizzare il contributo che servirebbe, nel nostro caso, per riqualificare tutte le vie delle “Valli” di Candiana. Si tratta di strade dissestate, che non sono mai state prese in considerazione da quando sono state fatte per una seria manutenzione. È una zona prettamente agricola ma con delle abitazioni, con un passaggio di mezzi agricoli che nel tempo sono decisamente cambiati in termini di peso e dimensione».

È cambiata l’amministrazione anche a Terrassa Padovana, dove il progetto ammesso potrebbe contare su 260 mila euro.

«Si tratterebbe di realizzare una nuova rotonda stradale tra le vie Roma, Rena e Marconi», spiega il sindaco Filippo Silvestri, «con lo scopo di mettere in sicurezza l’incrocio nel cuore dell’abitato tra la Sp 35 che porta a Conselve e la Sp 17 che collega a Cartura».

A Stanghella la vecchia amministrazione del sindaco Sandro Moscardi aveva presentato un progetto per un primo stralcio di recupero dell’ex patronato scolastico. Una scelta fortemente sostenuta dalla passata maggioranza e non condivisa dall’allora minoranza che poi ha vinto le elezioni. «In questa fase non è chiaro se potremmo accedere al finanziamento di 200 mila euro», dice adesso il neovicesindaco Mattia Tessari, «per via della presenza di un altro finanziamento sullo stesso immobile. Gli uffici preposti stanno verificando la situazione».

Problemi cronici e studio per medici

A San Pietro Viminario i 630 mila euro di finanziamento – anticipa il sindaco Nicolas De Zuani – saranno investiti per mettere mano a «quattro strade ammalorate che non sono mai state rifatte da più di 30 anni», mentre a Castelbaldo si punta a riqualificare l’ex casa delle associazioni, come spiega il sindaco Riccardo Bernardinello: «Ora l’immobile viene utilizzato come magazzino perché deve essere aggiornata tutta l’impiantistica. Il restauro serve a realizzare uno stabile per ospitare tre medici di base, che dovrebbero arrivare nei prossimi anni. Navighiamo sempre a vista con questi bandi, che ci danno molta speranza, ma poi le richieste sono davvero tantissime e i finanziamenti invece sono per pochi Comuni. Non sono molto speranzoso, ma lo Stato ci sorprende sempre, sia in positivo che in negativo». Fondi previsti anche per l’altra metà di Santa Caterina d’Este, Vighizzolo d’Este: l’ex sindaco Ylenia Belluco segnala che la somma servirà al secondo stralcio dei lavori al municipio, «più precisamente a una parte dei lavori di adeguamento sismico dello stabile». —

(hanno collaborato

Alessandro Cesarato

e Giada Zandonà)

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