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US Open: clamoroso sull’Arthur Ashe! Il miglior Van De Zandschulp della carriera elimina Alcaraz

B. Van De Zandschulp b. [3] C. Alcaraz 6-1 7-5 6-4

Upset del decennio? Forse eccessivo, ma upset dell’anno sicuramente sì. Come il “Clamoroso al Cibali” che la radio mandava in giro per l’Italia nei pomeriggi calcistici di un’altra epoca, l’ultima partita del giovedì dello US Open va tranquillamente sotto la classificazione di “Clamoroso sull’Arthur Ashe“. Botic Van De Zandschulp, n.74 al mondo che qualche mese fa aveva addirittura accennato ad una possibilità di ritiro, ha battuto in tre set il campione del 2022 e degli ultimi Roland Garros e Wimbledon Carlos Alcaraz.

Una partita perfetta dell’olandese, costantemente concentrato, che per la prima volta in carriera, al settimo tentativo, batte un top 10 negli Slam, per la seconda volta in assoluto dopo Ruud a Miami 2023 un top 5. Ma per distacco questa è la vittoria più importante della carriera di Van De Zandschulp, primo olandese a battere uno dei primi tre giocatori al mondo da quando Richard Krajicek batté Sampras a Wimbledon 1996. Ma quello è passato, il presente porta la firma di Botic da Wageningen, capace di sfruttare un Alcaraz in chiaroscuro mettendo in scena il miglior tennis della sua vita per due ore di tennis pazzesco. Affronterà per un posto negli ottavi Jack Draper. Ma rimane, futuro a parte, l’impresa di aver battuto Carlitos al secondo turno dopo una striscia di 11 vittorie, che andava avanti proprio dallo US Open di tre anni fa, il torneo della svolta.

Il match- Un primo set bruttissimo, con tanti errori dal lato del dritto e un tennis lontano parente di quello a cui siamo abituati di solito, disputa Carlos Alcaraz. Sette game in meno di mezz’ora permettono a un Van De Zandschulp ispiratissimo di portarsi avanti di un set, assolutamente a sorpresa. Perché va sottolineata la grande prestazione dell’olandese, preciso e pulito sul rovescio, pesante e soprattutto rapido negli spostamenti sul dritto, con enorme solidità. Da fondo campo è lui a tenere lo scambio, con giocate e punti da primissima fascia. Anche di tocco, visto che l’olandese sa ben comportarsi a rete.

Ispirazione che non si esaurisce nel primo, ma prosegue nel secondo. Prima palla break annullata con freddezza da Botic nel secondo game, per poi subito dopo strappare il servizio con un altro game in risposta perfetto. Un nastro ballerino strizza l’occhio sulla, ma per arrivare alle occasioni il ritmo è talmente alto da mettere in difficoltà il n.3 al mondo, certamente non nella sua miglior versione. E il fatto che riesca a recuperare il break nell’immediato è solo un fuoco fatuo. Andando avanti è sempre l’olandese a fare la partita, a mostrarsi aggressivo e togliere il tempo…e non solo. Un doppio fallo di uno spagnolo via via più spento regalerà break e poco dopo set a un impassibile, concentrato, Botic.

E proprio la serenità, il quasi non dar peso a cosa si stia facendo, permettono all’olandese di volare alto, in piena fiducia, con un tennis pazzesco. Il rovescio gli permette spesso di quasi lasciare fermo lo spagnolo, o indurlo all’errore, e le discese a rete sempre più frequenti aggiungono eleganza alla partita perfetta. Riesce ad andare in vantaggio di un break, ma Alcaraz non è mai domo, si rifà sotto, inizia a pescare le palle corte dal cilindro e prova il tutto per tutto, consapevole di quanto basti poco a spostare l’inerzia in un match di tale portata. Ma per una volta, incredibile ma non vero, Carlitos non basta.

La scia di errori proseguirà fino al nuovo break dell’olandese nel nono game, dopo una sequela di punti ancora di pregevolissima fattura, che lasciano incredulo lo spagnolo. Pesano per lui i troppi errori, probabilmente peseranno a lungo dopo una delle più clamorose sconfitte degli ultimi anni di tennis. Finisce con un timido sorriso, dopo un servizio vincente, quasi come avesse vinto una qualunque partita, invece Van De Zandschulp, che parla così, timidamente, nelle dichiarazioni post match: “Un’incredibile serata, per la prima volta in sessione serale sull’Ashe, è stata una notte incredibile. Ho giocato con enorme fiducia nell’ultimo match, e volevo darmi un’occasione oggi. La strategia è stata difendere bene, essere più aggressivo. Il prossimo match è contro Jack Draper…un ottimo giocatore, sta avendo un’ottima stagione, ha un gran servizio e un buon rovescio. Sarà una partita difficile, ma sarò pronto“. Senza battere ciglio, l’uomo del torneo.

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