World News in Italian

Piancavallo, rubate le firme della petizione popolare contro il progetto della Curia

Si hanno notizie di infiniti tipi di furti. Ma quelli di firme, a quanto è dato sapere, sono pressoché inesistenti. Se n’è verificato uno, invece, a Piancavallo, nel centrale bar da Ketty, dove la titolare sta raccogliendo le firme su una petizione per impedire l’ulteriore cementificazione di seimila metri cubi nella zona della chiesa parrocchiale di piazzale Della Puppa e del sentiero botanico.

A quanto pare qualcuno ha sottratto dall’esercizio pubblico diversi fogli della petizione popolare con quasi 400 firme di cittadini contrari al progetto di costruire un edificio della Curia, una casa famiglia, di seimila metri cubi. La costruzione del fabbricato è prevista da una variante al Piano regolatore, adottata dal consiglio comunale. La notizia del furto di firme è stata ampiamente diffusa con commenti indignati.

Peraltro, nel prossimo consiglio comunale si discuterà ancora della variante 87 al Piano regolatore, adottata dal consiglio, grazie a un’interpellanza presentata da Carlo Tassan Viol, consigliere di minoranza del Partito democratico – Uniti per Aviano.

Assieme all’impatto paesaggistico negativo per la possibile futura costruzione di un edificio di seimila metri cubi nell’unica area verde rimasta a ridosso del piazzale Mario Della Puppa, la variante prevede la costruzione dell’edificio da parte della Curia, nelle vicinanze della parrocchiale di Santa Maria Ausiliatrice e del sentiero botanico, su un terreno di proprietà comunale.

La costruzione dell’edificio di 6 mila metri cubi, scrive Tassan Viol sulla sua interpellanza «si baserebbe su una ipotesi di permuta tra il terreno, in piazzale Della Puppa, di proprietà comunale (che con l’approvazione definitiva della variante diventerebbe edificabile) con un terreno di proprietà della Curia in una zona priva di valore edificatorio, compresa peraltro in una località a rischio slavine».

Il consigliere Carlo Tassan Viol con la sua interpellanza chiede al sindaco se «la necessaria permuta sia stata perfezionata e registrata o se sia ancora un’ipotesi a quali condizioni».

Tassan Viol solleva anche il problema dei possibili contenziosi che potrebbero sollevare i proprietari di altri lotti di terreno, sulla zona delle valanghe. Questi, a loro volta, non si può escludere che chiederanno al Comune di permutare anche i loro terreni, al momento privi di valore, con altri edificabili.

Читайте на 123ru.net