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Micidiale raid israeliano su Beirut, decapitata Hezbollah con l’uccisione del leader Nasrallah

Una giornata di tensione altissima, in Medio Oriente, con un colpo terribile sferrato da Israele ai terroristi di Hezbollah, l’organizzazione libanese filopalestinese decapitata del suo leader, Hassan Nasrallah, leader di Hezbollah, ucciso nei raid israeliani ripetuti e chirurgici a Beirut. L’annuncio, a prima mattina, è arrivato dalle forze di difesa di Tel Aviv. “Nasrallah non sarà più in grado di terrorizzare il mondo”. Poi la conferma da Hezbollah e le promesse di vendetta, con l’Iran che minaccia di mandare in Libano le sue truppe di terra. Il Medio Oriente, in queste ore, è sempre più una polveriera. Israele, dopo l’annuncio, prevede “giorni difficili” mentre dagli Usa il presidente Biden parla della scomparsa “di un uom che ha provocato migliaia di morti”.

Il raid di Israele e l’uccisione del leader Hassan Nasrallah

Le forze israeliane (Idf) hanno affermato di aver effettuato un preciso attacco aereo mentre i leader di Hezbollah si riunivano nel loro quartier generale a Dahiyeh, a sud di Beirut. Con Nasrallah, sono saltati anche i vertici di Hezbollah: è stato ucciso infatti anche Muhammad Ali Ismail, responsabile dell’unità missilistica di Hezbollah nel sud del Libano, e il suo vice, Hussein Ahmad Ismail.

Nelle ultime ore è arrivata anche una sollecitazione delle Idf agli abitanti della zona di Dahiyeh, roccaforte di Hezbollah a Beirut, ad allontanarsi da siti e strutture del Partito di Dio. “Continueremo a operare in modo preciso per smantellare le capacità offensive di Hezbollah – si legge in un post su X – Hezbollah in modo strategico ha piazzato armi in zone civili, mettendo a rischio i civili libanesi per colpire i civili israeliani”. “La nostra guerra è contro Hezbollah, non contro la popolazione del Libano”, ripetono.

Evacuati gli ospedali di Beirut

“E’ difficile credere che ne sia uscito vivo”. Lo ha detto al Jerusalem Post un funzionario israeliano parlando delle sorti del leader di Hezbollah, Hasan Nasrallah, dopo i raid delle scorse ore contro il Partito di Dio nella capitale libanese Beirut. Operazioni, ha detto la fonte, che avevano Nasrallah tra gli obiettivi.

Gli ospedali della periferia meridionale di Beirut sono stati evacuati dopo i recenti attacchi israeliani sulla capitale libanese. Lo ha comunicato il ministero della Sanità, esortando gli ospedali delle aree non colpite a non ricoverare casi non ritenuti urgenti.

Dieci razzi sono stati lanciati stamani dal Libano in direzione del nord di Israele. Lo hanno reso noto le forze israeliane (Idf), come riporta il Times of Israel. Non tutti i razzi sono stati intercettati dal sistema Iron Dome, ma non ci sono al momento notizie di feriti o danni.

Chi era Hassan Nasrallah

Hassan Nasrallah, segretario generale di Hezbollah, è al timone del gruppo libanese sciita dal 1992, quando prese il posto di Abbas Musawi dopo il suo assassinio. È sotto la sua guida che il gruppo è passato da essere un movimento armato locale a un partito politico con grande seguito, oltre che un’affermata forza militare.

Nel 2021 lo stesso Nasrallah dichiarò che contava su 100mila combattenti. Con legami stretti con l’Iran e con la guida suprema di Teheran, l’ayatollah Ali Khamenei, Nasrallah, 64 anni, non compare in pubblico da anni, per evitare il rischio di essere assassinato da Israele. Per questo i suoi discorsi li tiene in località sconosciute e solitamente Hezbollah convoca una manifestazione per permettere ai

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