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“Il 7 ottobre non è successo niente. Evviva Hezbollah!”: a Milano sfilano i ‘democratici’ pro Pal

Il copione non cambia, come ogni sabato. Bandiere di Israele al rogo, slogan contro la Nato criminale, inni a favore di Hamas ed Hezbollah, insulti al governo Meloni “amico dei sionisti”. È iniziato con un minuto di silenzio per il leader di Hezbollah Hassan Nasrallah, ucciso in Libano, il corteo pro Pal a Milano promosso dalla solita rete di centri sociali, anarchici, antagonisti e no global. Al grido di “Palestina libera”, i manifestanti, circa 300 persone, si sono incamminati da piazzale Loreto, lungo via Padova. Presente come testimonial d’eccezione anche chef Rubio, già attivista conclamato e protagonista di gesti di istigazione all’odio razziale e minacce alla premier Meloni.

A Milano il corteo pro Pal che inneggia a Hezbollah

“La Nato è un’alleanza criminale”. Così uno dei manifestanti presenti al corteo rosso. Alcuni manifestanti hanno srotolato uno striscione con scritto “Cacciare il governo Meloni complice dei sionisti”, firmato Partito dei Carc. In altri cartelli si vede la foto del ministro Guido Crosetto con la scritta “agente sionista”. Non mancano isolate bandiere di Hezbollah. Alla testa del corteo si è presentato Khader Tamimi, presidente della comunità palestinese in Lombardia. “Abbiamo perso tante persone, ma non la resistenza, non abbiamo alzato bandiera bianca come vorrebbe Netanyahu”, ha detto.

“Il 7 ottobre non è stato un problema…”

“Il 7 ottobre non è stato un problema. È stata solo una risposta a 76 anni di colonialismo, di massacri”. Con queste parole l’attivista per i diritti Falastin Dawoud, figlia di un esponente di spicco dell’Associazione palestinesi in Italia, ha arringato la “folla” durante la manifestazione. “Nel 1948 – ha detto – milioni di palestinesi sono stati espulsi dalle proprie case. Noi non ci fidiamo di chi ha ucciso i nostri figli. La liberazione della Palestina e di tutto il mondo arabo avverrà solo grazie ad una cosa: la resistenza ai sionisti, il cancro del mondo”. La scelta di piazzale Loreto, va da sé,  non è casuale, “essendo – dicono gli organizzatori – un luogo simbolico della memoria storica e delle lotte passate”.

In piazza anche chef Rubio con il suo show anti-Israele

Variegate le sigle che firmano l’ennesimo show anti-Israele in piazza. Nella rete dell’estrema sinistra spicca il Partito Carc. Chef Rubio non si è fatto pregare per il suo show. E ha convocato i manifestanti per un appuntamento in programma a Roma il 5 ottobre. “Venite perché la manifestazione si farà, non ci importa del divieto della prefettura. La manifestazione milanese si è svolta senza disordini grazie al monitoraggio costante (e alla pazienza) di carabinieri e polizia locale.

De Corato: la solita passerella e il Pd tace

Immediata la denuncia di Riccardo De Corato, parlamentare milanese di FdI, che già alla vigilia aveva messo in guardia dal pericolo di degenerazioni. “I centri sociali, nella loro settimanale passerella del sabato, sono passati dalle manifestazioni pro-Hamas alle manifestazioni pro Hezbollah. Il tutto con il silenzio-assenso del Pd e della sinistra milanese! Quello che è chiaro è che i gruppi di terrorismo islamico possono contare su un solido supporto ideologico (e speriamo rimanga solo quello) da parte dei centri sociali”.

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