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Park selvaggio dei monopattini, a Padova scatta la stretta nel nuovo bando

Parcheggi selvaggi, proteste continue, la legge che stringe le maglie di utenti e aziende. E come non bastasse, a completare il caos, i bulli che spostano monopattini fermi e li mettono in mezzo alla strada e sui marciapiedi. L’assessore alla Mobilità, Andrea Ragona, ha intenzione di mettere paletti e invocare più ordine.

Al momento il servizio è gestito da Bit Mobility e Dott, ma non è escluso che a fine anno (quando sarà pubblicato il nuovo bando) possano partecipare altre società. Ad oggi in città ci sono circa mille mezzi, la concessione è scaduta lo scorso luglio e le due società lavorano in proroga.

La giungla

Che la mobilità green dei monopattini elettrici fosse messa in discussione, si sapeva.

La legge – che prevede casco, targa e assicurazione – ha solo dato la spallata decisiva. Perché se è vero che gli automobilisti sono prepotenti e i ciclisti incoscienti, è altrettanto vero che la categoria che ha superato tutti, quanto a concentrato di maleducazione e pericolosità, sono i monopattinisti.

Parcheggiano sulle strisce pedonali, schizzano sui marciapiedi, invadono la sosta delle moto, parcheggiano bloccando rampe per disabili e carrozzine, davanti ai cancellati pedonali, o in mezzo alla strada. Al netto di un’inciviltà diffusa c’è però un fenomeno di “bullismo” accertato dall’Amministrazione e dalle società che gestiscono il servizio.

Il commento di Ragona

«Ci siamo accorti», riferisce l’assessore alla Mobilità Andrea Ragona, «che monopattini parcheggiati male in realtà venivano spostati in un secondo momento. L’utente parcheggia, manda la foto per dimostrare che la sosta non è di intralcio, ma lo stesso mezzo viene poi spostato e posizionato male. Nel prossimo bando inseriremo la clausola dell’ordine, che vale anche per le società che gestiscono il servizio, ad esempio non va bene che i monopattini siano disposti sui parcheggi delle moto».

Questa è la risposta ai centauri che nelle ultime settimane hanno fatto il diavolo a quattro con la polizia municipale: dissuasi dai vigili a mettere gli scooter fuori dagli stalli (pena la multa) ma poi “sfrattati” dai monopattini che invadono gli stessi posti riservati a moto e scooter, quando a metterceli sono proprio i gestori.

«Le multe ai monopattini si fanno», aggiunge Ragona, «ci tengo a dire che quelli che non rispettano le regole sono una minoranza. Ricordiamoci che sono usati da migliaia di persone e contribuiscono a diminuire gli ingorghi in città».

Le nuove regole

Con le nuove regole previste nella riforma del Codice della strada però il rischio che il servizio sia fortemente penalizzato è alto. Bisognerà pensare a casco, targhe e polizze assicurative.

Preoccupa soprattutto la gestione dei caschi per i monopattini a noleggio: già si profilano raffiche di furti, vandalismi, manomissioni. E bisogna anche mettere in conto che con le nuove norme i costi del servizio sono destinati ad aumentare vertiginosamente: uno strumento green per tutti sempre meno popolare.

Il prossimo bando

Il primo accordo con Palazzo Moroni risale al 2021, poi rinnovato nel 2022 e scaduto a luglio 2024. Dal Municipio hanno aspettato la schiarita dal Governo, proprio per capire come regolarsi.

«Non sono sicuro la riforma sia una risposta che renda il servizio più sicuro – continua l’assessore – Se davvero ci preoccupa la sicurezza, dovremmo dire che i monopattini privati, quelli che vengono modificati e resi molto più veloci, sono più pericolosi. Mentre i mezzi comunali, oltre a non poter essere modificati, ricevono continua manutenzione. Il rischio dunque è che vedremo in circolazione sempre più monopattini privati, magari con il casco e la targa, ma non per questo più sicuri. Il nuovo bando si farà entro fine anno, al massimo all’inizio dell’anno prossimo. Avevamo già intenzione di modificarlo, chiedendo alle società maggiore ordine e sicurezza».

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