Figlio di 6 anni malato di tumore ma congedo Inps per la madre tarda ad arrivare: “Ci hanno chiesto una visita nel giorno della terapia”
Un congedo che non arriva dall’Inps nonostante abbia un figlio di 6 anni, da 2 malato di tumore e ovviamente costantemente costretto a pesantissime cure. La denuncia in una intervista a Repubblica arriva da una donna di 44 anni. Da luglio 2023 il piccolo ha dovuto affrontare “cicli di chemio, un intervento chirurgico, una raccolta di cellule staminali, due autotrapianti di midollo, dodici radioterapie, con sei mesi di immunoterapia davanti, tanto che non va a scuola perché immunodepresso e gli faccio da maestra e devo anche vivere l’odissea del mio congedo straordinario da lavoro” spiega la donna.
Come sempre la burocrazia e alcune lentezze danno un contributo non da poco a situazioni al limite del paradossale. L’autorizzazione che permette a questa madre di occuparsi del figlio è scaduto in ottobre come come il certificato di disabilità del figlio. Bisogna quindi attendere il rinnovo, procedura prevista per legge. Intanto però la situazione viene gestita solo grazie alla comprensione di datore e colleghi di lavoro. La domanda è stata accolta solo in via provvisoria, in attesa della certificazione del bambino di cui però da settimane hanno perso le tracce.
Le prime procedure per attivare il permesso erano state avviate in ospedale, poi bisognava far da soli. L’Inps ha chiesto la presenza a a una visita il 24 ottobre, ma per il bimbo era in programma una terapia “Non è bastato il certificato ho dovuto spiegare anche che è immunodepresso, motivo per cui non va a scuola, e deve evitare le sale d’attesa. Mi hanno risposto che la sala d’attesa non è “una sala giochi” e che “stavano erogando un accompagnamento senza aver mai visto” mio figlio”. Senza certificato ovviamente resta in sospeso anche il congedo.
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