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Cura degli spazi urbani, 5 milioni per lavori da affidare a disoccupati

Una misura destinata ai Comuni, ma riservata a sostenere la fascia più debole della popolazione. Insiste su questo aspetto l’assessore regionale al Lavoro, Alessia Rosolen, che ieri ha presentato l’iniziativa “Cantieri lavoro 2025”, la misura di politica attiva riservata ai disoccupati di lungo corso residenti sul territorio regionale.

Le risorse

Quella annunciata ieri – in anticipo rispetto alle edizioni precedenti – è la cifra più alta mai stanziata per questo tipo di iniziativa: nella legge di stabilità per il 2025 sono stati assegnati alla misura 5 milioni 121 mila euro. Nel 2024 erano 4,2 milioni. Serviranno per l’inserimento lavorativo di disoccupati in attività temporanee o straordinarie realizzate dai Comuni e orientate al miglioramento dell’ambiente e degli spazi urbani: attività in ambito forestale e vivaistico, di rimboschimento, di sistemazione montana e di costruzione di opere di pubblica utilità. Si tratta di lavori a tempo determinato, per un massimo di otto mesi, rinnovabili. «Abbiamo presentato il bando in anticipo per garantire che già con l’inizio della primavera i Comuni possano iniziare le attività previste. Non si tratta di manodopera a basso costo per le amministrazioni comunali – ha precisato l’assessore – ma di una misura rivolta alle persone che hanno bisogno di un inserimento lavorativo».

I beneficiari

A beneficiarne saranno infatti le persone che non percepiscono alcun tipo di ammortizzatore sociale, non sono titolari di pensione, reddito da lavoro o assegno sociale e sono inserite nelle graduatorie dei centri per l’impiego. Contribuiranno a fare punteggio la durata dello stato di disoccupazione, l’età, l’Isee e il fatto di essere l’unico genitore del nucleo familiare.

Nel 2024 hanno usufruito della misura 236 lavoratori. «Sono soprattutto persone di mezza età, spesso ben inserite all’interno della comunità, ma senza altra possibilità di accesso al mondo del lavoro», ha spiegato Rosolen. La Regione ha previsto una quota di riserva per i residenti, non superiore al 50% dei posti messi a disposizione, per facilitare la conciliazione casa-lavoro.

L’indennità

La Regione finanzia il 100% dell’indennità giornaliera, fissata in 68,65 euro, e la totalità del trattamento previdenziale, assistenziale e assicurativo, oltre a una somma forfettaria di 250 euro per ciascun lavoratore a copertura dei costi sulla sicurezza del lavoro. Altra novità del bando 2025 è la previsione della possibilità di inserire nel piano di azione individuale un corso di formazione base in materia di sicurezza sul lavoro, da svolgersi nell’arco temporale di durata della prestazione d’opera.

I comuni

La misura si applica a tutti i Comuni in ragione di un rapporto predefinito tra popolazione residente e numero di lavoratori assegnati: due lavoratori per i Comuni fino a 5 mila abitanti, tre fino a 10 mila, quattro fino a 15 mila, cinque fino a 30 mila, 10 fino a 100 mila e 20 lavoratori per i Comuni con più di 100 mila abitanti. La Regione ha inserito, infine, una prelazione nell’ordine di arrivo delle domande a favore dei Comuni delle aree montane. Le domande di finanziamento possono essere presentate dal 17 al 31 gennaio 2025. —

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