Ex Rio a Montegrotto, la nuova casa di riposo accumula sette mesi di ritardo
Le opere di realizzazione della prima casa di riposo delle Terme, al posto dell’ex Hotel Rio d’Oro, in via Virgilio a Montegrotto, subiscono dei rallentamenti e l’apertura viene posticipata di fatto di quasi un anno.
«I lavori sarebbero dovuti terminare entro marzo 2025, ma già nei mesi scorsi avevamo delle evidenze che erano un po’ in ritardo, quindi abbiamo mandato dei solleciti alla proprietà (la Namira, ndr), ai quali i tecnici hanno risposto evidenziando delle criticità», ha spiegato il sindaco Riccardo Mortandello in risposta ad una interrogazione sul tema presentata dalla consigliera di opposizione, Elisabetta Baldi. «Dovrebbero terminare quindi nel prossimo ottobre. Di conseguenza ci siamo fatti inviare anche un documento, una relazione a firma dello studio di architetti Archipolis, che stabilisce l’avvenuta fine della prima parte dei lavori e l’inizio della seconda».
Ma nel frattempo c’è anche un’altra novità emersa sempre martedì sera nella seduta consiliare.
«La proprietà sta cercando di portare avanti un’operazione urbanistica anche coi terreni circostanti, che permetterebbe di allargare la casa di riposo», ha detto Mortandello. «Questo allargamento coinvolgerebbe anche l’edificio pubblico che la società deve darci in cambio, ossia un poliambulatorio per i medici di medicina generale. Motivo per cui abbiamo deciso di valutare positivamente la dilatazione dei tempi che ci consente di considerare al meglio il nuovo posizionamento dell’edificio pubblico che spetta al Comune di Montegrotto affinché abbia le migliori ricadute per la collettività».
Ma a bloccare le opere è anche la volontà, manifestata da Namira, di ampliare la capacità ricettiva, al momento ferma a 120 posti.
Ne sono stati chiesti alla Regione ulteriori 60, per arrivare ad un totale di 180 pazienti, ma al momento questi posti sono fermi al Piano di Zona, dato che l’ente regionale non ha ancora dato il via libera ad ampliare il numero degli anziani che si potranno accogliere.
«Questi saranno a regime privato, quindi a carico dei pazienti e non ci sarebbero spese per la Regione», annota ancora il primo cittadino. «Ci auguriamo, visto che c’è un’ampia richiesta, che la situazione si possa sbloccare».
L’area di intervento ha un’estensione di circa 12.700 metri quadri e la volumetria dell’ex hotel (abbattuto nel settembre 2022) di 24 mila metri cubi, ha subito una riduzione pari a circa 21 mila metri cubi. L’edificio si sviluppa su due piani al posto degli otto dell’ex hotel.
La diminuzione sia del volume complessivo che dell’altezza da 25 a 7 metri è stata decisa per ridurre al minimo l’impatto dell’intervento dal punto di vista paesaggistico, inserendolo nel contesto urbano. La nuova casa di riposo per anziani non autosufficienti conterà appunto su 120 posti letto convenzionati, di cui 44 in stanza singola e 38 in camere doppie. Il personale impiegato sarà di un centinaio di persone.
Come già anticipato, all’interno dell’area dovrebbe inoltre essere realizzato un centro destinato alla medicina di gruppo di circa 260 metri quadri, dotato di un’area a parcheggio complessivamente di 2.300 metri quadri e una zona verde pari a 4.600 metri quadri, che dovrebbe essere ceduto al Comune al termine dei lavori.