Fitto si dimette da ministro: “Due anni intensi ed entusiasmanti”. Scatta il toto-nomi sul successore
“Oggi ho rassegnato le dimissioni da ministro degli Affari europei, del Pnrr, della Coesione e del Sud. Dal giorno del giuramento nelle mani del presidente della Repubblica Mattarella sono trascorsi due anni, intensi ed entusiasmanti”. Lo scrive in un post su Facebook Raffaele Fitto, che andrà a ricoprire l’incarico di vicepresidente esecutivo della Commissione europea.
“Grazie a Giorgia Meloni – prosegue il post di Fitto – perché senza la sua piena fiducia ed il suo quotidiano sostegno non avremmo raggiunto risultati così importanti. Grazie ai colleghi di governo, a tutti i parlamentari, ai presidenti delle Regioni, ai sindaci ai presidenti delle Province ed ai rappresentanti del mondo produttivo e sociale per il loro costante e costruttivo contributo. Un grazie particolare a tutti i miei collaboratori, grandi protagonisti di una stagione per me indimenticabile”.
L’identikit del successore di Fitto
Scatta, dunque, in queste ore il toto-successore. Fitto è stato “un ministro estremamente prezioso, ma non siamo preoccupati. Questa competenza – assicura la premier Meloni, pronta ad assumere l’interim – rimarrà in ottime mani”. In quali, però, sono ben pochi a saperlo. E anche i nomi circolati per un posto da ministro agli Affari europei – una ‘pedina’ preziosa, come avrebbe fatto notare il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella nel pranzo di mercoledì scorso al Quirinale – non sarebbero quelli giusti, assicurano fonti autorevoli all’Adnkronos.
Inoltre, riferiscono le stesse fonti di primo piano, la notizia secondo cui il vicepresidente del Consiglio, Antonio Tajani, avrebbe richiesto un incontro con Giorgia Meloni per esprimere un presunto veto sulla nomina di Belloni a ministro degli Affari Europei “è del tutto priva di fondamento. Belloni è impegnata con altri importanti incarichi. E non avrebbe senso porre veti su un ministro -viene rimarcato- che è in quota a Fratelli d’Italia”. Il ministro che arriverà, vestirà la maglia di Fratelli d’Italia. Mentre le altre deleghe dovrebbero rimanere in capo a Palazzo Chigi, con la regia del sottosegretario Alfredo Mantovano.
Quel che è certo è che sul Pnrr, come ricorda la premier Meloni, l’azione del governo ”proseguirà senza soluzione di continuità, lavorando incessantemente per portare a compimento, nei tempi previsti, tutti gli investimenti e le riforme del Piano”. E il successore agirà con lo “stesso rigore, la stessa passione e lo stesso spirito di abnegazione” di Fitto.
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