Il medico rinuncia alla pensione e resta al lavoro, premiato dla Comune
Il Comune di Chiarano premia con la cittadinanza onoraria il medico di base Antonio Camarotto che ha scelto, pur potendo già andare in pensione, di esercitare la sua professione per tutto il 2025.
La cerimonia è stata ospitata alla sala conferenze dell’oratorio Papa Luciani di Chiarano. Venerdì è stata una serata bellissima. Tra le autorità presenti il sindaco chiaranese Stefano De Pieri, di Motta di Livenza (paese in cui risiede il professionista) Alessandro Righi e la consigliera regionale Sonia Brescacin presidente della quarta commissione sanità. Anche il loro è stato un segno di riconoscenza. «Noi siamo profondamente grati al dottor Camarotto – ha spiegato il sindaco chiaranese Stefano De Pieri – in un periodo come quello attuale la sua disponibilità ci emoziona. Il riconoscimento di cittadino onorario era il minimo che potessimo fare per lui, per omaggiarlo della nostra fervida riconoscenza. Da 41 anni è medico di base nel nostro territorio, che lo ha accolto come un fratello».
Il dottor Camarotto ha conseguito la laurea in medicina e chirurgia presso l’università di Trieste il 12 luglio 1978. Dall’Ulss di Treviso gli arrivò la proposta di occupare la sede vacante del medico di base a Chiarano, era il 28 luglio del 1981. Venerdì ha raccontato alcuni aneddoti. La sua prima paziente, di nome Adele, gli rimase sempre molto affezionata; e quando lo incontrava per strada sempre si raccomandava: «Dotor, col passa el se ferme a cior un aperitivo».
Contemporaneamente al lavoro in ambulatorio il dottore ha accettato di fare le sostituzioni ai colleghi nella casa di riposo di Motta di Livenza, confermando la dedizione verso i più fragili. Per oltre tre anni, da giugno 1999 a settembre 2002, ha ricoperto l’incarico di consigliere nel Cda della Casa di Riposo Tomitano Boccassin, designato a questo ruolo dal Comune di Motta. «Il dottor Camarotto è e sarà ricordato con gratitudine dalla popolazione – conclude De Pieri – che in lui ha sempre trovato una figura competente e professionale». Il medico, sopraffatto dall’emozione, ha preso la parola: «Ringrazio tutti i chiaranesi per questo riconoscimento, e per il loro grande affetto».