Vistrorio, serra di marijuana tra le mura di casa: arrestato un 40enne
Vistrorio
Con l’ennesimo arresto la Valchiusella si candida ufficialmente al territorio in cui prosperano più numerose e fiorenti le piantagioni illegali: dopo i sequestri avvenuti nei mesi scorsi a Cintano e Val di Chy, un nuovo intervento ha portato alla scoperta di una piantagione di marijuana a Vistrorio.
Negli ultimi tre anni sono stati 25 i blitz dei carabinieri, quattro gli arresti e 32 le denunce. Questa volta a finire nei guai è stato un 40enne, Mauro D’Oria (difeso dall’avvocato Gianni Caneva del foto di Torino) trovato in possesso di diverse piante di cannabis, oltre a una quantità significativa di sostanza stupefacente pronta per lo spaccio.
Le indagini, condotte dalla sezione radiomobile dei carabinieri della Compagnia di Ivrea, sono partite da alcune segnalazioni anonime.
«L’abitazione è in Regione Vigne, lontano un chilometro dal paese. Non conosciamo quell’uomo. Il via vai? Spesso le auto dei forestieri sono quelle dei turisti e di chi possiede una seconda casa per i fine settimana. Non avevamo sospetti», dicono a Vistrorio. L’operazione è scattata alle prime luci del mattino di lunedì, quando i militari hanno fatto irruzione nella casa del sospettato. All’interno dell’abitazione, nella cucina e in una stanza adiacente, sono stati rinvenuti 255 grammi di marijuana tra infiorescenze e sostanza già triturata, sette piante di piccole dimensioni e una pianta di circa un metro coltivata in idrocoltura, con ben 120 infiorescenze pronte per l’essiccazione. Gli investigatori hanno anche sequestrato un tubo in metallo utilizzato per l’estrazione di oli essenziali e tutto l’occorrente per il taglio e il confezionamento della droga.
Tra il materiale recuperato spiccano anche 900 euro in contanti, ritenuti provento dell’attività illecita. L’intera attrezzatura è stata posta sotto sequestro, insieme alla piantagione indoor, mentre il 40enne è stato arrestato con l’accusa di produzione, traffico e detenzione di sostanze stupefacenti.
Al momento, il tribunale ha disposto per lui gli arresti domiciliari. Questo intervento si inserisce in un quadro più ampio di operazioni simili condotte negli ultimi mesi nella zona. A ottobre, i carabinieri avevano denunciato due cittadini olandesi a Val di Chy, sorpresi a coltivare marijuana in un terreno di loro proprietà. Un mese dopo, a Cintano, un altro blitz aveva portato alla denuncia di un 38enne che aveva trasformato un ambiente della propria abitazione in una serra domestica, con piante alte fino a due metri.
Intanto negli ultimi mesi i carabinieri della Compagnia di Ivrea hanno intensificato i controlli utilizzando spesso le immagini delle telecamere di videosorveglianza poste all’ingresso e all’uscita dei paesi e sempre più spesso utilizzando i droni.