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Crosetto: “In Medio Oriente un pericolo enorme”. E rimette a posto Prodi su Meloni

Non le presunte tensioni interne alla maggioranza di governo, disegnate dai retroscena e talvolta cucite anche addosso a lui, che non sono un tema. Ma la situazione geopolitica e, per quanto riguarda i fatti interni all’Italia, il caso dossier. Guido Crosetto interrompe con il Corriere della sera un lungo periodo senza interviste e spiega che dietro al suo silenzio non c’è alcun mistero, ma solo l’enorme mole di lavoro con cui si misura quotidianamente, con partite sul tavolo che gli rendono “il sonno difficile”. “Le mie giornate sono scandite, dalla sveglia alle sei e fino a notte, da un continuo, incessante, lavoro con i vertici della Difesa, del Gabinetto, i miei colleghi, italiani ed esteri, per seguire le crisi nel mondo: non sono quasi mai buone notizie… Lavoriamo con grande responsabilità, ansie e inquietudini costanti. Io pranzo alla mia scrivania, lavoro sodo e non mi rimane altro tempo, interviste comprese…”, ha chiarito Crosetto, affrontando tanto la questione dell’Ucraina quanto quella del Medio Oriente. E rispondendo a Roma Prodi, secondo il quale Giorgia Meloni sarebbe prona alle decisioni di Ursula von der Leyen e degli Usa.

Il ministro rimette a posto Prodi: “Su Meloni parole senza senso, da uno poi che si piegò ai cinesi…”

“A me pare, semmai, il contrario. E comunque sempre meglio che piegarsi ai cinesi, come fece lui, da presidente Ue, aprendo loro le porte della Wto. Parole senza senso. Piuttosto, il Pse e la sinistra europea, che hanno imposto la svolta cosiddetta ecologista e distrutto l’industria europea dell’auto, vedi i casi Stellantis e Volkswagen, dovrebbero fare mea culpa: scelte scriteriate, illogiche”, ha chiarito il ministro.

Crosetto sul “pericolo enorme” che arriva dal Medio Oriente

Per quanto riguarda il Medio Oriente, Crosetto ha ricordato che l’Italia fa “tutto il possibile, a livello di aiuti umanitari di ogni tipo e anche di disponibilità dei nostri carabinieri per andare ad addestrare le forze dell’ordine di un futuro, auspicato, Stato di Palestina. Di più, non possiamo fare. Come in Libano: un anno e otto mesi fa chiesi io, all’Onu, di cambiare le regole di ingaggio della missione Unifil perché solo in quel modo si poteva prevenire una guerra. Ora mi danno tutti ragione”. Il problema, ha proseguito, è che “sia Hamas sia Hezbollah rispondono all’Iran, cioè al Paese che mira e si propone di distruggere Israele. È questo, lì, il vero, enorme, pericolo: l’esplosione di un conflitto che può vedere in campo armi molto pericolose, dato che l’Iran sta sviluppando le sue tecnologie nucleari”.

L’avvertimento sulle fake news sull’Ucraina

La vittoria di Trump, per Crosetto, determinerà “una linea di difesa di Israele ancora più netta di quella, già molto decisa, di Biden”, mentre sul fronte ucraino, dove “la situazione si è complicata ancora di più e resta drammatica”, l’elezione del tycoon “ha dato ai russi la percezione — errata e ben oltre le intenzioni del presidente eletto — di poter accelerare l’offensiva per poi sedersi al tavolo di pace rivendicando i territori occupati”. “Stanno cercando di fiaccare il popolo ucraino, non solo con le armi che minacciano di usare, come missili a lunghissima gittata che potrebbero colpire Kiev, o l’assurdo ingaggio di 10mila militari nord-coreani. L’obiettivo di Putin è quello di colpire infrastrutture civili per rendere impossibile la vita, in questo gelido inverno, agli ucraini. La cosa incredibile è che, grazie allo spregiudicato uso di propaganda, fake news, social, sono riusciti a convincere pezzi di opinione pubblica occidentale che i ‘buoni’ sono i russi e i ‘cattivi’ gli ucraini!”.

Nella maggioranza nessun problema, solo “piccole differenze fisiologiche”

“Sicuramente, fino al 31 dicembre il governo continuerà a mandare aiuti, economici, per le infrastrutture e di difesa. Vogliamo difendere il loro diritto a sopravvivere. Dopo, a partire da gennaio 2025, servirà un nuovo decreto”, ha chiarito Crosetto, a proposito del nuovo pacchetto di aiuti per Kiev, rispetto al quale non si aspetta problemi nella maggioranza. Dove esistono “esistono piccole differenze, ma fisiologiche, punti minori”, ha chiarito il ministro, rispondendo a una domanda di Paola Di Caro, che firma l’intervista, sulle presunte criticità in seno alla maggioranza. Anche rispetto all’avvicendamento tra Raffaele Fitto, andato a ricoprire il ruolo di vicepresidente esecutivo della Commissione Ue, e Tommaso Foti, che ne ha preso il posto come ministro della Coesione e degli Affari europei, Crosetto ha sgombrato il campo da illazioni e rumors su scelte imposte dal premier. “Non vedo perché la presidente del Consiglio non avrebbe dovuto sostituire un esponente di FdI con un altro. Né le elezioni né i sondaggi mostrano spostamenti negli equilibri della maggioranza. Meloni ha sempre fatto sintesi in modo equo e generoso”.

Crosetto: “Il caso dossier? Va affrontato, queste pratiche illegali sono un problema per la democrazia”

Infine, il caso dossier, che è emerso proprio grazie a una sua denuncia. “Ora tutti ne hanno capito la gravità, dopo le parole di Cantone e Melillo. Se non controllate, queste pratiche illegali resteranno un problema per la democrazia. Io ne sono stato, e ne sono, vittima, anche oggi, ma per mia fortuna non ho mai avuto scheletri nell’armadio. Eppure, ancora la settimana scorsa, ho presentato l’ennesima denuncia. Mi ostino a credere nella giustizia. Non è possibile che un cittadino, non solo un politico, possa essere spiato e “monitorato” senza alcuna ragione, non si sa da chi e perché. Purtroppo, i provvedimenti sui — presunti — colpevoli sono lentissimi”. “È incredibile che possa accadere, come è successo a me, che ci siano persone che conoscono ogni tuo movimento bancario, ogni tua azione, ogni spostamento tuo o della tua famiglia, meglio di quanto tu possa e lo condividono con amici giornalisti. Esistono persone che possono sapere, di me, più di quello che so io? È normale che un cittadino possa essere monitorato in ogni cosa che fa, anche totalmente lecita, da persone mosse da malevole intenzioni? Non è ricettazione usare il frutto di illeciti? I diritti costituzionali, privacy, sicurezza personale di un cittadino non contano nulla? Anche negli ultimi mesi ho continuato a fare denunce. Vediamo cosa verrà fuori, ma vedo che i protagonisti della prima denuncia continuano imperterriti”.

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