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Disastro ferroviario di Caluso, l’autista accede al rito abbreviato a sei anni e mezzo dall’incidente

CALUSO. Se Darius Zujis sarà condannato, avrà lo sconto di pena di un terzo come tutti gli ammessi al rito alternativo del giudizio abbreviato. Nonostante siano passati 6 anni e mezzo dal disastro di Arè di Caluso del 23 maggio 2018, e un anno e mezzo dal rinvio a giudizio, la possibilità si è presentata al 45enne autista lituano perché l’accusa del co-imputato, Wolfgang Oberhofer, 51 anni, è stata modificata dal pm Ludovico Bosso.

Questo ha permesso all’avvocato Alfred Gschnitzer, di chiedere l’accesso al rito alternativo. L’abbreviato è definito un rito “premiale” perché l’imputato che ne fa richiesta, di solito concede un risparmio allo Stato in termini di risorse da spendere per lo svolgimento del dibattimento e ha in cambio la riduzione della pena pari a un terzo.

In questo caso la richiesta è arrivata quasi alla conclusione della fase istruttoria del processo, ovvero quella in cui si presentano le prove, perché la legge lo permette in caso di modifica del capo d’imputazione. Ed è arrivata dopo decine di udienze, senza alcun risparmio per le casse dello Stato.

La difesa di Oberhofer, sostenuta dall’avvocato Carlo Bertacchi, ha invece citato altri tre testimoni, che saranno sentiti nell’udienza dell’8 gennaio prima della requisitoria del pm Ludovico Bosso.

Il magistrato ha ritenuto di dover cambiare il capo d’imputazione formulato dal collega Daniele Iavarone, nel frattempo passato alla procura dei minori di Torino, perché anche grazie alle ricerche dell’avvocato Aldo Ghezzo del responsabile civile Uci, è stato meglio precisato il ruolo di Oberhofer. L’imprenditore italo-austriaco, infatti, è ora accusato di disastro ferroviario colposo e omicidio colposo, non più solo come procuratore speciale per le autorizzazioni al transito dei mezzi in Italia, ma come organizzatore del trasporto eccezionale. Perché la società austriaca di Oberhofer, la Transport Logistica Gmbh, aveva incaricato la Uab Tlb di Vilnius in Lituania, di svolgere le funzioni di trasportatore di un mescolatore da Thurnau in Germania, Comune di 4mila anime quasi al confine con la Repubblica ceca, fino alla Bitux di Foglizzo. Poi la Uab Tlb, a sua volta, si è affidata alla Translog sas, società italiana di Oberhofer, per richiedere le autorizzazioni al transito in Italia. Il sopralluogo sul passaggio a livello, secondo quanto hanno dichiarato i testi della difesa, era stato invece commissionato da Uab Tlb a una società tedesca, la Transport logistica Alpimar, in cui Oberhofer ha una quota di partecipazione, ma di cui non è amministratore delegato.

Il difensore Bertacchi ha eccepito che le modifiche chieste dal pm costituivano un fatto nuovo e che gli atti sarebbero dovuti tornare al pm. Il collegio presieduto dalla giudice Melania Eugenia Cafiero, però, ha accettato la modifica del capo d’imputazione. Gli avvocati di parte civile Maria Antonietta Nardella, Alessandro Aliperta, Cristina Donato, Luca Fiore e Andrea De Carlo hanno chiesto che fosse inclusa anche la società austriaca come responsabile civile nel processo. Il collegio, però, ha rigettato la richiesta. La sentenza dovrebbe arrivare nel mese di aprile.

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