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Emodinamica a Ivrea diventa autonoma con una nuova struttura semplice

IVREA. Il servizio di emodinamica e cardiologia interventistica di Ivrea diventa autonomo, con una propria struttura semplice. E lo sarà con la riapertura del servizio, entro la metà del mese di dicembre, dopo i lavori per la sostituzione dell’angiografo. L’ufficializzazione è del 6 dicembre, con un documento firmato dal direttore generale dell’Asl/To4 Stefano Scarpetta, che a fine mese terminerà il suo mandato. Il direttore ha istituito la struttura semplice all’interno della struttura complessa di cardiologia Ivrea, attualmente diretta da Walter Grosso Marra, denominata Interventistica cardiovascolare ed extra. In questo modo, con la piena autonomia, la cardiologia di Ivrea a pieno regime ha la possibilità di sviluppare nuovi temi e contribuire efficacemente a rilanciare la rete cardiologica aziendale.

NUMERI FORTI

I numeri dell’attività giustificano ampiamente questo nuovo modello organizzativo che può coinvolgere con forza nelle attività anche l’ospedale di territorio di Cuorgnè. I dati degli ultimi anni parlano chiaro: 656 ricoveri nel 2020, 538 coronarografie diagnostiche e 641 procedure di emodinamica. Due anni dopo, i ricoveri sono stati 845, con 673 coronarografie diagnostiche e 803 procedure. Ancora dati in crescita l’anno successivo: nel 2023 le prestazioni sono cresciute rispettivamente dell’8% e del 15%. E nel primo semestre 2024 si sono eseguite 529 coronarografie diagnostiche ed eseguite 657 procedure. A Ivrea, la cardiologia era stata per lungo tempo accorpata a Ciriè, secondo il modello gestionale previsto dall’atto aziendale dell’Asl/To4 del 2015. Poi, nel 2019, aveva recuperato l’autonomia con un proprio direttore di struttura complessa, ma non per l’emodinamica e servizi connessi, in capo alla struttura complessa di Ciriè, diretta da Gaetano Senatore. L’autonomia e la spinta del direttore Grosso Marra a Ivrea dentro un ragionamento di qualificazione dell’attività degli ospedali spoke, che devono essere necessariamente generalisti, ma capaci di caratterizzarsi su alcuni temi e servizi per essere attrattivi e un forti nel rapporto di fiducia con il territorio, ha consentito al gruppo di crescere, recuperare professionisti anche giovani e aumentare in maniera molto significativa il numero stesso delle prestazioni.

SCELTA DI TERRITORIO

Tre mesi fa, con lo stop del servizio di emodinamica a Ivrea per consentire la ristrutturazione dei locali e l’installazione di un nuovo angiografo, grazie a circa 590mila euro di fondi Pnrr per l’adeguamento tecnologico, il tema della piena autonomia di Ivrea è diventato un argomento di discussione, sostenuto anche dal territorio. Nella sostanza, si è trattato di adeguare l’atto aziendale al nuovo contesto che si è verificato nel corso nel tempo e offrire una possibilità di implementazione ulteriore per Ivrea in un momento in cui si sta progettando il nuovo ospedale che, al di là dell’edificio che vedrà la luce entro dieci anni, deve puntare sul contenuto e su una moderna erogazione dei servizi. Lo stesso sindaco, Matteo Chiantore, nelle scorse settimane a lungo si è confrontato con la direzione dell’Asl/To4 e anche con l’assessore regionale alla sanità, Federico Riboldi.

DIRETTORI DI DIPARTIMENTO

Quella del 6 dicembre, comunque, non è l’unica novità sul fronte Asl/To4. È della stessa data la delibera del dg Scarpetta che nomina Gaetano Senatore, direttore della struttura complessa di cardiologia di Ciriè, direttore del dipartimento di area medica. Ai vertici del dipartimento di area diagnostica, invece, è stato nominato Antonio Alfano, direttore della struttura complessa Laboratorio analisi mentre direttore del Dipartimento di emergenza è stato nominato Paolo Franzese, direttore della struttura complessa medicina e chirurgia di accettazione e urgenza Chivasso.

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