Sopralluoghi per il park Vittoria a Treviso, scavi per studiare il monumento
Per chiudere la lunghissima analisi tecnica volta a capire se il Park Vittoria si può o non si può fare servirà effettuare una analisi in trincea lungo i due lati del monumento ai Caduti.
L’intervento è previsto nei prossimi giorni con il sollevamento dei masegni lungo il fronte lungo dell’opera, e lungo quello che guarda il parcheggio.
Venerdì 5 dicembre i tecnici della Soprintendenza hanno effettuato l’ennesimo sopralluogo sull’opera e sull’area per preparare questa ulteriore verifica.
Lo scavo per il trasloco
Il nodo cruciale è sempre legato al trasloco del Monumento ai Caduti, che il progetto prevede di smantellare pezzo per pezzo (seguendo di fatto la procedura utilizzata per montarlo), traslocarlo in altra zona, restaurarlo e poi riposizionando.
Un impegno gravoso, che serve però a liberare l’area di scavo dalla mole e dal peso della struttura, che se rimanesse lì imporrebbe soluzioni ingegneristiche molto più gravose per permettere allo scavo di andavi sotto senza crolli.
È da mesi che progettisti e Comune (che hanno affidato il piano di trasloco ad una professoressa di Ca’ Foscari) sono arenati sul punto. Questo perché dalla Soprintendenza sono arrivate continue richieste di chiarimento.
L’ultima riguarda la struttura delle fondazioni del monumento ai Caduti, la “Gloria” di Arturo Stagliano, inaugurata nel 1931.
Si vuole capire se c’è effettiva corrispondenza tra quanto c’è sotto il monumento oggi e quanto è riportato invece nelle carte progettuali depositate in archivio.
L’utilità? Soprattutto avere certezza sull’efficacia delle procedure per lo smantellamento dell’opera.
Di qui i due scavi che verranno fatti sollevando la pavimentazione esistente e realizzando due piccole trincee dalle quali fare i rilievi, che si andranno ad aggiungere a quelli fatti nei mesi passati sullo stato di salute dei materiali sia lapidei che bronzei.
Il sopralluogo
Venerdì i tecnici della Soprintendenza hanno iniziato i rilievi di primo mattino, arrampicandosi sui gradoni con una sala e da lì effettuando vari verifiche sia sulle giunture dei blocchi di pietra, sia sui collegamenti tra questi e le statue che compongono la processione in bronzo.
L’intervento più invasivo verrà effettuato nei prossimi giorni, sotto la supervisione – per quanto si sa – della stessa Soprintendenza e probabilmente anche dei tecnici comunali.
Si aspetta possa essere l’intervento conclusivo di questa lunga trafila tecnica iniziata alla fine dello scorso inverno quando l’amministrazione portò anche in consiglio l’atto con cui di fatto ufficializzava l’intenzione di tornare a percorrere la via del grande interrato in piazza Vittoria.
«Vogliamo farlo, presto o nulla»
Pochi giorni fa, partecipando ad un forum nella nostra redazione, era stato proprio il sindaco di Treviso a sostenere la necessità di «chiudere il capitolo tecnico in tempi brevi» per poi passare alla firma dei contratti e poter così dare il via ai lavori.
«Il park vittoria per noi è la soluzione, ci crediamo e vogliamo farlo» ha detto, «ma non possiamo proseguire a oltranza con sopralluoghi e verifiche. Vogliamo il via libera altrimenti verranno meno i tempi utili per realizzarlo».
Vanno tenuti in conto infatti due anni almeno di lavori per la realizzazione dell’interrato da 430 posti auto.
«Dobbiamo sapere se si può fare o meno, serve arrivare al punto» ha detto il sindaco sottolineando come il Comune «nel frattempo stia valutando possibili alternative come un park all’ex Siamic (oggi stazione delle corriere, ndr).