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Invasione di cinghiali a Muggia: accerchiata la casa del parroco

Una presenza sempre più numerosa di cinghiali. È quando segnalato il Comune di Muggia alla Regione, chiedendo un’azione per limitare i disagi e i danni creati dai cinghiali a giardini, coltivazioni e terreni, nonché per ridurre i possibili rischi di aggressioni alle persone.

Nei giorni scorsi il sindaco Paolo Polidori ha scritto una lettera alla Direzione centrale Risorse agroalimentari, forestali e ittiche, con una richiesta d’intervento in cui si sottolinea come sia in atto «un’importante proliferazione di cinghiali che, a gruppi numerosi, si spingono ormai a ridosso delle abitazioni, abbattono recinti dove entrano a devastare i fondi dei cittadini. Soprattutto in ore serali e notturne costituiscono un pericolo sia per la circolazione stradale sia per quella semplicemente pedonale».

Polidori lancia anche un appello, affinché la proliferazione degli animali non sia un costo, peraltro elevato, come risulta attualmente, in quanto le carcasse degli animali abbattuti devono essere bruciate, ma diventi una risorsa: «Esiste un centro per la macellazione a Prosecco – spiega – che è in vendita. Mi auguro possa essere acquistato da qualche privato interessato ad investire». Intanto il sindaco si rivolge anche ai muggesani: «Chiedo a tutti di segnalare al Comune eventuali danni a raccolti, giardini e aggressioni ad animali domestici, attraverso i canali istituzionali, per poter disporre di informazioni più precise sull’entità del fenomeno».

Nei giorni scorsi don Andrea Destradi aveva segnalato la presenza di cinghiali nel parco della Basilica Santuario di Muggia Vecchia. Nel pomeriggio del 20 novembre, attorno alle 17, sono stati avvistati quattro esemplari davanti all’abitazione del parroco, tanto da costringere – per preservare l’incolumità personale – la persona che si occupa delle pulizie a chiamare i vigili del fuoco. Testimoni parlano di aver avvistato fino a 15 esemplari aggirarsi nel parco, attirati probabilmente dalla grande disponibilità di ghiande. Don Destradi evidenzia che si tratta «di un problema che riguarda tutti, di sicurezza personale sia per le case e le proprietà sia per i nostri animali domestici. Tuttavia nel parco sono a rischio anche i reperti archeologici che sono già stati vandalizzati da questi animali. Prestiamo la massima attenzione in attesa che le autorità, in primis il Comune di Muggia, già ufficialmente informate, agiscano in qualche modo per arginare questo problema».

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