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Simone Cristicchi: “L’odio di sinistra mi ha costretto alla scorta per lo spettacolo sulle foibe”

Per il coraggioso spettacolo intitolato Magazzino 18, dedicato alla tragedia delle foibe e all’esodo istriano, Simone Cristicchi ha rivelato di avere avuto pesanti minacce dalla sinistra.  “Ho avuto la scorta in teatro per tre anni e mezzo”, racconta il cantautore ai microfoni di Radio Cusano Campus, che quest’anno torna al Festival di Sanremo dopo cinque anni di assenza.

“Ho pagato a livello politico lo spettacolo sulle foibe”

Intervistato sul pensiero libero, sulla politica e sull’urgenza di tornare alla canzone d’autore, Simone Cristicchi ha tracciato il suo percorso artistico. “Sono un disertore che non ha bisogno di disertare. Mi reputo una scheggia impazzita sia della musica che del teatro e ho sempre trovato un grande affetto da parte del pubblico per questa mia coerenza, credo che ognuno faccia sempre scelte secondo coscienza. Mi viene in mente lo spettacolo “Magazzino 18″ per cui sono stato molto criticato da una certa sinistra, anzi mi sono inimicato tutta una parte politica, ma non mi è interessato granché perché a me premeva raccontare la storia del confine orientale, la tragedia delle foibe e l’esodo cristiano dalmata e questo è stato un prezzo che ho pagato a livello politico” ha commentato Cristicchi.

Simone Cristicchi: mi sono inimicato una parte politica

A “Che Rimanga tra noi”, in onda su Radio Cusano Campus e in radio visione su Cusano Italia Tv con Alessio Moriggi e Francesca Pierri, il cantautore ha indicato anche i nomi di chi all’interno dell’universo dei “compagni”, si chiamato fuori dal linciaggio mediatico: “Ci tengo a dire che all’interno della sinistra ci sono personaggi che mi hanno difeso, primo tra tutti Michele Serra, che mi dedicò addirittura un’Amaca su Repubblica, un pensiero bellissimo che ha avuto sulla libertà di espressione, di pensiero dell’arte in generale, quindi non è tutto di un colore o di un altro, ci sono anche le sfumature e al di là di questo io mi sono sempre sentito un libero pensatore”.

Fuori da Sanremo da cinque anni, torna

Da veterano del Festival, uscito anche vincitore in una edizione, Simone Cristicchi spende parole elogiative per la kermesse musicale nella quale torna dopo cinque anni di assenza. “Sanremo dà spazio a tutti e secondo me non può che essere una bella notizia, poi ci sono artisti che non apprezzo e altri che amo profondamente, ma si tratta di gusti strettamente personali. Totò dice una frase geniale “non ti piace, e tu non lo guardare”, possiamo quindi cambiare canale in certi momenti, non ci sono imposizioni dall’alto ma la libera scelta di seguire o meno un cantante o un artista in generale se risponde al tuo gusto e ovviamente al tuo livello intellettuale. Avendo letto i nomi dei miei colleghi che sono a Sanremo quest’anno, mi sento di dire che ho un bellissimo cast intorno, il plauso a Carlo Conti è di aver fatto tornare il cantautorato dopo tanto tempo sul quel palco visto che se ne era proprio persa traccia”, ha concluso Cristicchi.

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