Petizione con 200 firme a Bornasco: «Chiediamo più controlli contro gli spacciatori»
BORNASCO. Circa 200 firme per dire “basta” allo spaccio in pieno giorno e al continuo via vai di clienti nelle campagne intorno al paese. Nella petizione, indirizzata a prefettura, questura, carabinieri e Guardia di finanza, i cittadini chiedono di intensificare i controlli, sottolineano che, negli ultimi mesi, è aumentata in modo preoccupante la presenza di spacciatori e spiegano la necessità di tutelare i residenti più giovani.
«Abbiamo raccolto i timori di molti cittadini e abbiamo inviato la raccolta firme al prefetto e alle forze dell’ordine alle quali viene chiesta una maggiore presenza fisica e una costante e coordinata azione di contrasto al fenomeno dello spaccio di sostanze stupefacenti, in modo da risolvere definitivamente questa piaga sociale che da anni affligge il nostro territorio e prevenire, per il futuro, il ripetersi di questi episodi», spiegano i consiglieri di minoranza di “Progetto Bornasco” Giuseppe Di Lauro, Luigi Pagnotta e Marco Braccialarghe che ricordano come, negli ultimi mesi, l’attività di spaccio sul territorio di Bornasco sia aumentata esponenzialmente.
«Passeggiate pericolose»
«Prima si facevano passeggiate in campagna in piena tranquillità. Ora non è più possibile. Si è infatti costretti ad incontri spiacevoli e pericolosi e c’è anche chi ha affrontato gli spacciatori, per tutelare i propri famigliari, correndo un grave rischio. La situazione – insistono Di Lauro, Pagnotta e Braccialarghe – sta degenerando. Tutto ciò comporta anche un naturale degrado urbano, sempre più tangibile, in un paese dalle piccole dimensioni come quello di Bornasco. Vogliamo porre quindi l’attenzione sul pericolo che tutto questo comporta. Siamo consapevoli che le forze dell’ordine siano costantemente impegnate a contrastare la criminalità intervenendo prontamente ogni volta vengano segnalate attività illecite o sospette e che il loro impegno, costanza e perseveranza abbiano portato sempre a risultati positivi. Siamo altrettanto consapevoli che a causa dei pochi uomini e mezzi a disposizione spesso si fatica ad essere presenti sull’intero territorio provinciale e, in particolare, nel nostro piccolo centro». —