Il Natale a Zavattarello: mercatino e presepe vivente
I tradizionali mercatini, l’appuntamento con l’arte e l’incanto del Presepe Vivente nel borgo medievale: il Natale a Zavattarello regalerà anche quest’anno emozioni e un fascino immutabile. Si comincia domenica 8 dicembre (meteo permettendo) con le bancarelle di prodotti artigianali e specialità gastronomiche (attesi 40 espositori): tè caldo, vin brûlé e polenta con sughi preparati al momento renderanno l’atmosfera ancora più calorosa, mentre i bambini potranno partecipare a un laboratorio didattico curato dal Magazzino dei Ricordi; l’arrivo di Babbo Natale nel pomeriggio aggiungerà un tocco di magia, rendendo il giorno dell’Immacolata davvero indimenticabile.
Il Presepe Vivente
Ma il vero “gioiello” delle festività sarà il Presepe Vivente del 24 dicembre, vigilia di Natale (con replica a Santo Stefano e il 29), ambientato nel borgo storico “Su di Dentro”. «Questa rievocazione si distingue per l’accuratezza con cui riproduce la vita rurale del passato, con figuranti in abiti tradizionali che daranno vita alle attività quotidiane di un tempo: dalla panificazione alla lavorazione della lana, fino alle osterie dell’epoca – spiegano gli organizzatori –. Gli antichi vicoli, le case in pietra del Duecento e le botteghe artigianali faranno da cornice a un’esperienza unica». Il Presepe Vivente sarà seguito dalla santa messa. «Il Natale a Zavattarello rappresenta un momento speciale per la nostra comunità – sottolinea il sindaco Mauro Colombini – Il mercatino e il Presepe Vivente sono simboli delle nostre tradizioni e un modo per condividere la bellezza autentica del borgo. Quest’anno siamo felici di aggiungere una nuova data al presepe, occasione in più per celebrare insieme la storia e i valori della nostra terra».
Ma non finisce qui. Sabato prossimo, alla bottega NA’MI, di piazza Dal Verme (ore 16), si terrà l’evento “L’arte racconta”, che segnerà l’inaugurazione dell’omonimo marchio e l’apertura della mostra fotografica “La memoria del baco da seta”, curata da Lorenzo Labò. Il marchio NA’MI nasce dalla visione dell’artista Mi Park, che ha deciso di trasferire il suo atelier nel borgo vecchio di Zavattarello, unendo il suo background internazionale con l’ispirazione offerta dal territorio. Dopo una carriera di successo nel mondo della moda, lavorando per brand come Dior, Celine, Burberry, l’artista ha scelto il capoluogo dell’alta Val Tidone come sede per la creazione di una linea esclusiva di foulard in seta, ispirati ai suoi dipinti. “La memoria del baco da seta” racconta, invece, le radici storiche di Zavattarello attraverso immagini d’epoca, tratte da una vasta collezione di oltre 10mila fotografie. Un viaggio nel tempo che riporta in vita un passato agricolo e artigianale quasi dimenticato: la produzione della seta grezza, simbolo di un’epoca di trasformazioni e di collegamenti con l’industria tessile moderna. «Questo evento è un connubio perfetto tra tradizione e innovazione – commenta ancora Colombini – Siamo orgogliosi di accogliere un’artista come Mi Park, che ha scelto il nostro borgo per far rivivere le sue opere, integrandole con la storia locale. L’arte e la memoria sono pilastri fondamentali per valorizzare la nostra comunità e offrire ai visitatori una prospettiva unica».