Quasi 30 Daspo ai tifosi dopo i tafferugli alla partita di basket Trieste-Varese
Scontri fra tifoserie, risse e baby gang: tante le misure di ordine pubblico adottate a Trieste in questo 2024 che ormai volge al termine. Un dato in particolare salta agli occhi nel bilancio dell’attività presentato stamattina, sabato 7 dicembre, dal questore Pietro Ostuni: il gran numero di Daspo che ha colpito il mondo dello sport. Ben 19 provvedimenti, a cui se ne aggiungeranno un’altra decina entro fine anno per i tafferugli dopo la partita di basket Trieste-Varese di un mese fa. Sette i Daspo già emessi per quell’episodio e altri dieci sono in fase istruttoria. Non solo tifosi: il questore ha disposto il divieto di accesso alle manifestazioni sportive anche per un dirigente della società di calcio di prima categoria Sant’Andrea San Vito che durante una partita aveva aggredito l’arbitro. E vero e proprio giro di vite nel calcio amatoriale, con dieci Daspo a seguito della rissa scoppiata in campo lo scorso marzo durante il torneo Tergestino di calcio a 7, nel match tra Ottica Buffa e Hazrolli. Nel parapiglia un calciatore era finito all’ospedale con oltre 40 giorni di prognosi.
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In aumento i Daspo urbani
In aumento anche i Dacur, i cosiddetti “Daspo urbani”: 57 da inizio anno, di cui 9 estesi all’intera provincia, a fronte dei 51 dell’anno scorso. Il questore li ha emessi, in aggiunta alla denuncia penale e a eventuali misure cautelari, nei confronti dei responsabili di alcuni gravi fatti di cronaca successi negli ultimi tempi, come l’accoltellamento in un locale di via Baiamonti, la tentata rapina da parte di un pakistano in via Oriani e l’aggressione al consigliere circoscrizionale Francesco Metz (Fratelli d’Italia) in un bar del rione San Giovanni.
Quasi raddoppiati gli avvisi orali: 91 da inizio anno contro i 50 del 2023. Tali misure di prevenzione riguardano soprattutto i minori non accompagnati, che negli ultimi mesi si sono resi protagonisti di episodi di violenza.