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Piste aperte in Friuli Venezia Giulia: ecco le tariffe promozionali per l’inizio della stagione sciistica

L'attesa è finita. In Friuli Venezia Giulia si torna a sciare. E per inaugurare la stagione PromoTurismoFvg ha deciso di applicare delle tariffe promozionali: il giornaliero per gli adulti costerà 21,50 euro, 19,50 per la categoria senior, 7 euro per junior e over 75, mentre i baby sciano sempre gratis.

Le prevendite di skipass hanno raggiunto quota 1,4 milioni di incassi, il 14% in più dello scorso anno grazie agli 8.265 tagliandi venduti contro gli 8.126 del 2023. Lo skipass giornaliero in alta stagione costerà 44 euro per gli adulti, 38,5 per i senior, 10 euro per junior e over 75.

Le aperture

In questo primo fine settimana apriranno solo quattro comprensori: per Sella Nevea e Forni di Sopra-Sauris bisognerà attendere ancora. La stagione si concluderà il 30 marzo (alta stagione dal 16 dicembre al 16 marzo), con l'eccezione del polo di Sella Nevea, che chiuderà domenica 13 aprile.

A Piancavallo, fino al 14 dicembre, saranno aperti i tappeti Daini e Genzianella, con relativi campo scuola e tracciato, le seggiovie Casere – con la pista Casere – e Busa Grande con omonima pista, il tappeto Busa e lo skiweg Sauc, oltre alla seggiovia Tremol1 aperta solo per i pedoni. Sabato e domenica sarà aperto anche il bob su rotaia.

A Sappada saranno operative le seggiovie Pian dei Nidi, con relativa pista e skiweg, Eiben Col dei Mughi con il tracciato Nazionale. Aperte anche la sciovia e la pista del Campetto1 solo sabato e domenica. A Forni Avoltri invece la pista di fondo, valutate le condizioni di neve, resterà chiusa.

A Ravascletto/Zoncolan saranno aperti la funifor Monte Zoncolan e le seggiovie Valvan, Cuel d'Ajar e Giro d'Italia, con le piste Zoncolan 3 – alta e bassa – Zoncolan 4 e Goles. Apriranno sabato anche i tappeti Lausc e Cima Zoncolan con le relative piste. Da lunedì 9 a venerdì 13 rimarranno aperti solo gli impianti Valvan, Giro d'Italia, Funifor, i tappeti Lausc e Cima Zoncolan.

A Tarvisio aprirà il tappeto Campo scuola e la seggiovia Duca d'Aosta, serviti da relative piste. Saranno aperti il bob su rotaia e il Fun Park dell'Angelo. Da lunedì a giovedì gli impianti si fermeranno per poi ripartire dal 13 dicembre insieme alla telecabina del monte Lussari che entrerà in funzione anche per i pedoni.

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I prezzi di Altroconsumo

Ma quanto costa sciare, nel 2024, in regione e nei poli vicini? Tanto. L’indagine di Altroconsumo, condotta in 38 stazioni sciistiche italiane ed estere, purché al confine con il nostro Paese, ha rilevato un aumento medio del 4,1% per il biglietto giornaliero e del 3,8% dello skipass da cinque giorni; un anno fa i rincari si attestarono rispettivamente al +7,4% e al 9,3%.

L’indagine calcola anche la spesa media per una famiglia composta da tre persone adulte, che ammonta a 186 euro al giorno solo per fruire degli impianti di risalita, fino ad arrivare a 250 euro nelle stazioni più costose. A queste somme vanno aggiunti i costi di noleggio dell’attrezzatura - per chi non ce l’ha -, hotel e ristoranti. L’Osservatorio italiano del turismo montano ha calcolato che, considerando tutti gli ambiti della filiera, l’aumento medio è del 5,9%.

I prezzi in Friuli Venezia Giulia

Il Friuli Venezia Giulia presenta un quadro diversificato per quanto riguarda i prezzi degli skipass giornalieri di alta stagione nella stagione sciistica 2024/2025. Se da un lato alcune località confermano la loro stabilità, altre mostrano rincari significativi. Nel complesso, il rincaro medio è del 2,69%, un dato relativamente contenuto rispetto ad altre regioni alpine italiane. Nel dettaglio per gli skipass giornalieri

  • Sella Nevea e Tarvisio. Buone notizie per gli sciatori affezionati a queste due località. I prezzi dello skipass giornaliero restano invariati rispetto alla stagione precedente, attestandosi a 44 euro. Una conferma che premia chi cerca destinazioni convenienti senza sacrificare la qualità.
  • Zoncolan. Fa il suo ingresso nella lista delle località monitorate, con un prezzo dello skipass fissato a 44 euro. Non essendo disponibile un confronto con la stagione precedente, non è possibile calcolare una variazione percentuale.
  • Nassfeld Passo Pramollo. La località al confine con l’Austria registra un aumento significativo del prezzo giornaliero, che passa da 62 a 67 euro. Questo rincaro dell’8,06% la rende una delle mete più costose della regione.

Ed ecco invece la situazione per gli skipass di 5 giorni

  • Sella Nevea e Tarvisio: Le località di Sella Nevea e Tarvisio mantengono invariato il prezzo dell’abbonamento 5 giorni rispetto alla stagione precedente, rimanendo a 182,50 euro. Una scelta che rende queste mete particolarmente competitive per chi desidera trascorrere più giorni sulle piste senza affrontare aumenti.
  • Zoncolan: si aggiunge quest’anno alla lista delle località monitorate con un prezzo identico a quello di Sella Nevea e Tarvisio: 182,50 euro. Non essendo disponibile un confronto con la stagione 2023/2024, non è possibile calcolare una variazione percentuale.
  • Nassfeld Passo Pramollo. Situazione diversa per Nassfeld Passo Pramollo, dove il prezzo dell’abbonamento 5 giorni aumenta del 8,07%, passando da 285 euro a 308 euro. Questo rincaro riflette una politica di adeguamento al rialzo che allontana la località dai prezzi più competitivi del Friuli Venezia Giulia.

I prezzi in Veneto

E anche in questo caso la “neve del vicino” non è meno dispendiosa. Anzi. Il Veneto si conferma una regione costosa per gli appassionati di sci, con aumenti trainati da comprensori d’élite come Dolomiti Superski. Questo potrebbe consolidare il posizionamento del territorio come meta per un pubblico di fascia alta, ma rischia di allontanare chi cerca offerte più accessibili.

  • Gli skipass giornalieri. La stagione sciistica 2024/2025 nel Veneto registra un aumento medio del 4,84% nei prezzi degli skipass giornalieri in alta stagione, con variazioni significative tra i diversi comprensori. Tra i rincari più contenuti spicca Cortina d’Ampezzo, che cresce solo dell’1,32%, passando da 76 a 77 euro, dimostrandosi una delle località più stabili nonostante il suo prestigio.

Incrementi moderati si osservano anche in Arabba Marmolada (+4,29%, da 70 a 73 euro) e in Tre Valli Dolomiti / Lusia - San Pellegrino (+4,55%, da 66 a 69 euro). Tuttavia, il comprensorio Dolomiti Superski si distingue per un aumento marcato del 9,21%, che porta il prezzo da 76 a 83 euro, rendendolo una delle mete più costose della regione. Questi dati confermano una tendenza generale al rialzo, ma con variazioni che premiano alcune località più stabili e rendono altre più esclusive.

  • Gli skipass settimanali. Nel Veneto, i prezzi degli skipass 5 giorni in alta stagione per la stagione 2024/2025 segnano un incremento medio del 5,81%, con variazioni significative tra i diversi comprensori. Cortina d’Ampezzo si distingue per un aumento contenuto del 2,69%, con il prezzo che passa da 334 a 343 euro, mantenendosi relativamente stabile rispetto alla media regionale.

Incrementi moderati si osservano in Tre Valli Dolomiti / Lusia - San Pellegrino (+4,84%, da 289 a 303 euro) e in Arabba Marmolada (+5,23%, da 306 a 322 euro). Tuttavia, il rincaro più marcato riguarda il Dolomiti Superski, dove il prezzo sale del 10,48%, da 334 a 369 euro, confermandolo come uno dei comprensori più esclusivi d’Italia. Questi dati evidenziano un generale aumento dei costi per chi sceglie di sciare più giorni, con una tendenza che premia le località più prestigiose, ma che potrebbe scoraggiare gli sciatori attenti al budget.

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Gli skipass più costosi

Nella classifica generale degli skipass più costosi Dolomiti Superski si conferma il comprensorio più caro d’Italia con un prezzo giornaliero di 83 euro, seguito da Madonna di Campiglio a 79 euro. Al terzo posto si trovano diverse località del Trentino-Alto Adige (Alta Badia, Plan de Corones, Val Gardena e Alta Pusteria) e Cortina d’Ampezzo, tutte con un prezzo di 77 euro.

Le eccezioni: prezzi stabili a Champorcher, Sella Nevea e Tarvisio

Non mancano buone notizie: alcune località sono riuscite a mantenere i prezzi invariati rispetto agli anni scorsi. Tra queste, Champorcher in Valle d’Aosta, dove il costo del giornaliero rimane fermo a 44 euro da quattro anni, e le nostre Sella Nevea e Tarvisio, che offrono lo stesso prezzo competitivo.

All’estero: tra costi proibitivi e opportunità

Le località oltreconfine monitorate confermano una tendenza a prezzi mediamente più alti rispetto all’Italia. In Svizzera, Sankt Moritz (97 euro) e Zermatt (94 euro) dominano la classifica dei comprensori più costosi. Curioso il caso dello skipass Cervinia-Zermatt: acquistato in Italia costa 85 euro, mentre dal lato svizzero il prezzo sale a circa 110 euro. Tra le località estere più economiche spicca Kranjska Gora, in Slovenia, con un prezzo di 47 euro.

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