Il senatore denuncia per truffa l’amico dei tornei di calcio: bomber contro stopper
IVREA. Non fu glorioso il cammino di quell’Azeglio over 35. A Sanremo si evitò l’ultimo posto, ma i canavesani arrivarono undicesimi su dodici squadre. Miglior giocatore però fu eletto il numero dieci biancoverde, che surclassò alcuni ex calciatori di serie A, lasciando tutti di stucco. Memorabile, però, pareva lo spirito di amicizia che legava quella squadra. C’erano avvocati, senatori, figure notabili non solo di Azeglio, ma di tutto il Canavese. C’era Cesare Pianasso, che è stato senatore con la Lega, con il numero 9, che a quei tempi veniva ancora chiamato “Cece gol”. Al suo fianco nella foto di squadra figurava lo stopper Roberto Tridello, con il numero 5. Vent’anni dopo, però, Pianasso è tra le persone offese dell’indagine della procura di Ivrea, insieme a un suo famigliare.
Proprio dal calcio arrivava la fiducia che molte persone riponevano in Tridello. È scritto ancora sul sito dell’Independiente Ivrea, squadra che Tridello presiedeva fino a un mesetto fa: «È colui che siede in tribuna e che nella rappresentazione letteraria non può essere che Dante: da bordo campo, assiste alla Divina Commedia del calcio. In un campionato vede tutti e tre i regni: Inferno, Purgatorio e Paradiso. Vorrebbe rimanere nell’ultimo, ma non sempre riesce nell’impresa. Però, la sua Commedia ha una differenza, rispetto a quella dantesca: l’opera che dirige, la partita, come il mister inginocchiato e con il cronometro in mano, può essere ripetuta, e la Commedia, può diventare davvero “Divina”».
Qui Tridello viene affettuosamente chiamato il “Pres”. In sostanza, l’artefice del miracolo Independiente, del sogno della città di Ivrea di avere una squadra in serie C femminile. Pare che la città di Ivrea avesse persino accarezzato l’idea di concedere il Pistoni all’Independiente. Ma sembra, tuttavia, che Tridello non si sia più fatto sentire neanche con gli amministratori comunali.
Non sono mancate neanche le iniziative solidali, come la partita tra Ivrea e Juventus Women under 19 per raccogliere fondi a favore di onlus operante in Afghanistan. Tridello diceva: «Da anni lavoro nel settore del calcio femminile e non posso che rimarcare la capacità delle donne di applicarsi con volontà e caparbietà, sempre combinate con la sensibilità».a.s.