Sinner rischia una condanna di un anno ma sarebbe innocente nel 2027: il controsenso della WADA
Si profilano all’orizzonte delle novità molto importanti da parte della WADA, che sta valutando alcune modifiche da apportare al codice mondiale antidoping soprattutto per quanto riguarda i casi di positività derivanti da pratiche involontarie. Ad oggi non c’è nulla di ufficiale e si parla soltanto di una proposta la cui bozza è in fase di studio e che entrerebbe in vigore non prima del 1° gennaio 2027.
Tra due anni non si parlerà più di “prodotto contaminato”, ma si utilizzerà la voce “fonte di contaminazione”, che è definita come fonte imprevedibile di sostanza proibita. La bozza del nuovo codice riporta delle casistiche ben specifiche: “L’ingestione di un farmaco che contiene la sostanza proibita la quale non è specificata nell’etichetta o la cui presenza non può essere identificata con una ragionevole ricerca Internet; la consumazione di cibo o bevanda, come per esempio carne o acqua contaminata, che contiene la Sostanza Proibita senza che ci fosse un avvertimento o altra comunicazione che notifichi la possibile presenza della Sostanza Proibita; l’esposizione alla Sostanza Proibita che era stata usata o posseduta da una terza persona, sia attraverso il contatto diretto dell’Atleta con la terza persona oppure attraverso il contatto con oggetti toccati o maneggiati dalla terza persona; oppure attraverso contaminazione ambientale“.
Nel 2027 potrebbe essere introdotta anche una modifica relativa ai livelli di concentrazione minimi al di sotto dei quali la presenza di una sostanza proibita dalla WADA non sarà considerata doping e dunque non verrà presa in considerazione per una eventuale squalifica. Per ogni sostanza si dovrà individuare delle soglie ben precise da elencare poi in un documento tecnico attualmente in fase di elaborazione.
Ricordiamo che Jannik Sinner, assolto dall’ITIA per assenza totale di colpa o negligenza dopo essere risultato positivo al Clostebol in occasione dei controlli eseguiti il 10 e il 18 marzo, dovrà andare a processo nel 2025 (il numero uno al mondo non verrà ascoltato prima di martedì 11 febbraio 2025) in seguito al ricorso della WADA al TAS. Le nuove regole della WADA, che potrebbero diventare ufficiali dal 2027, avrebbero reso ancor meno complicata la situazione dell’azzurro (che rischia nella peggiore delle ipotesi una sospensione di un anno) in vista del processo.
Oliver Niggli, direttore della WADA, aveva dichiarato un paio di settimane fa a L’Equipe: “Oggi esiste un problema di contaminazioni. Non è che ce ne siano più di prima, è che i laboratori sono più efficienti nel rilevare le quantità infinitesimali. Questa cosa va gestita. Apriremo un tavolo di lavoro. Le quantità sono così piccole che puoi contaminarti facendo cose banali, ma la realtà è che sentiamo tante storie e capisco il pubblico, pensa che siamo ingenui, che ci beviamo tutto. È un problema. Se volessimo semplificarci la vita, potremmo fissare delle soglie e non vedere tutti questi casi. La domanda è: siamo pronti ad accettare il microdosaggio? Dove ci fermiamo?”.