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Il futuro “previdenziale” dei content creators

Un percorso iniziato diversi anni fa sta arrivando finalmente a compimento in Italia: il riconoscimento della professione dei content creators digitali. La creator economy, come raccontano gli ultimi dati, sta diventando una fonte di guadagno sempre maggiore per gli italiani, generando anche migliaia di posti di lavoro. E con l’imminente introduzione – a partire dal 1° gennaio 2025 – di un Codice ATECO specifico (destinato alle partite IVA) per tutti coloro i quali operano in questo settore, manca solamente un tessera di questo mosaico: l’individuazione delle categorie previdenziali per gli influencer.

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E dovremmo essere agli sgoccioli di questo percorso, visto che è imminente la pubblicazione di una circolare da parte dell’INPS dedicata proprio all’identificazione delle diverse categorie previdenziali influencer. Dopo aver risolto – almeno teoricamente, grazie al Codice ATECO – il versamento dei contribuiti basati sui ricavi ottenuti ogni anni dalle attività di influencer marketing digitale, è in dirittura d’arrivo anche una svolta che riguarda i contributi a fini pensionistici da versare per chi svolge questa professione.

Categorie previdenziali influencer, cosa prevede la circolare INPS

Si parla di tre categorie entro le quali potranno muoversi, ai fini degli obblighi previdenziali, tutti gli attori della creator economy in Italia. Ovviamente, si parte dalla cosiddetta “Gestione Separata“, quella relativa ai lavoratori autonomi o a Partita IVA. Dunque, quella destinata ai liberi professionisti, con scaglioni in base alle soglie di reddito. Ma non tutti gli influencer sono uguali. Per esempio, chi è titolare di un’impresa legata al settore terziario o del commercio, potrà fare riferimento agli obblighi contributivi previsti dalla “Gestione commercianti“. Infine, come ultima ipotesi, si può fare riferimento al regime previdenziale dei lavoratori dello spettacolo. Tre categorie che inseriscono, ancor più nettamente, il comparto produttivo della creator economy all’interno del tessuto fiscale e previdenziale italiano.

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