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Pagelle Mondiali nuoto: Razzetti, argento pesante! Curtis un fulmine nel dorso

PAGELLE MONDIALI NUOTO BUDAPEST 2024 TERZA GIORNATA

la terza giornata dei mondiali di Budapest ha portato all’Italia la terza medaglia d’argento firmata da Alberto Razzetti con il nuovo record europeo dei 200 misti. Buoni anche i risultati della 4×200 stile libero donne, quinta al mondo e di Ludovico Viberti settimo nella sua prime finale iridata dei 100 rana. Settimo posto anche per Alessandro Miressi che ha provato con coraggio di prendersi il terzo podio mondiale consecutivo nei 100 stile libero senza riuscirci. Ottime notizie da Sara Curtis che ha centrato l’ingresso in finale neo 50 dorso con il nuovo record italiano. Ancora tre record del mondo migliorati nella giornata odierna da Summer McIntosh nei 200 farfalla, da Gretchen Walsh nei 100 misti e la staffetta 4×200 stile libero degli USA.

SARA CURTIS 8.5: Che sia stile libero o dorso lei è sempre pronta a stupire. In batteria dei 50 dorso lascia ben sperare, in semifinale tira fuori una prestazione super con record italiano e mondiale juniores e domani, con una prima parte di gara del genere, potrebbe anche inserirsi nella lotta per le posizioni che contano.

LORENZO MORA 4.5: Che i 50 dorso non siano la sua gara preferita si sa, però non a tal punto da uscire in batteria. Quella vista a Budapest finora non è la miglior versione del modenese che non riesce a sprigionare tutta la sua energia in subacquea e si gioca così la seconda carta da finale e, perchè no, da medaglia. C’è un’altra cartuccia da sparare, la più importante…

ALBERTO RAZZETTI 9: Seconda gemma d’argento per il ligure che stavolta si prende anche la soddisfazione di strappare il record europeo al padrone di casa Czeh nei 200 farfalla. Reattivo, efficace, determinato, Razzetti mette in difficoltà per 180 metri il canadese Kharun, bronzo a Parigi, poi deve alzare bandiera bianca ma il resto del mondo è alle spalle e la qualità di questa gara era piuttosto alta. Doveva essere l’uomo dei campionato e sta mantenendo le promesse.

CHIARA DELLA CORTE 5.5: La semifinale non era impossibile da centrare ma resta lontana dai suoi migliori tempi ed esce al primo turno. Meglio sui 200.

LUCA DE TULLIO 7: Gara gagliarda, resta a un centesimo dal record personale ma comunque ci ha provato, anche se era molto difficile pensare di poter centrare la finale. Un ottimo viatico, comunque, in vista dell’800 che potrebbe regalargli più soddisfazioni.

SOFIA MORINI 7: Al di sotto delle aspettative al mattino ma non c’era bisogno di spingere a fondo, poi al pomeriggio dà tutto nella seconda frazione ed è il momento in cui l’Italia dà l’impressione di poter anche lottare per una medaglia.

GIULIA D’INNOCENZO 7: Una bella versione della pugliese che mette in acqua tutta la sua determinazione e classe, nuotando a poco più di un decimo dal personale in finale.

MATILDE BIAGIOTTI 7: Paga forse il debutto in una grande manifestazione internazionale e lascia sul piatto quel mezzo secondo che sarebbe servito a non fare allontanare troppo le squadre in lotta per le medaglie. Resta comunque una giornata molto positiva per l’azzurra, con una grande rimonta nella batteria del mattino.

ANNA CHIARA MASCOLO 7: Ha il compito di finalizzare il lavoro delle compagne, vale probabilmente qualcosa di meno ma le rivali erano troppo lontane per poter usufruire di scie o stimoli supplementari. Il ritorno in azzurro è bagnato da un grande risultato e questo è l’inizio della seconda parte di carriera.

ALESSANDRO MIRESSI 5.5: Ha avuto coraggio ma la coperta era chiaramente corta, più corta rispetto ad altre volte. Ci ha provato, gli va dato atto, a fare una gara diversa dal solito partendo forte ma nel finale gli manca quello spunto che spesso gli ha permesso di vincere. Non era nella sua migliore versione e comunque ha disputato la terza finale mondiale consecutiva.

LUDOVICO BLU ART VIBERTI 7: Ha messo in acqua tutto quello che aveva, ha gestito la gara con intelligenza e sagacia, si è migliorato ulteriormente in una finale mondiale. Laddove non arriva il fisico, in questo caso arriva la mente. La strada è lunga ma ci sono le caratteristiche per arrivare in alto.

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