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Natale senza chiesa per i fedeli di Scarmagno, messa del 24 al polifunzionale

SCARMAGNO. Sarà un Natale senza chiesa quello di Scarmagno: la notizia è ormai ufficiale. La messa solenne sarà celebrata alle 21 di martedì 24 dicembre, ma nel salone polifunzionale.

Una novità assoluta e certo singolare per i fedeli, anche se non del tutto inaspettata visto che la chiesa è chiusa per motivi di sicurezza da 8 mesi. Oltre a questo annuncio sono arrivate anche una conferma e una ritrattazione a completare le tre notizie più significative di fine anno relative alla chiesa parrocchiale che, dopo la celebrazione in piazza della festa patronale, resterà chiusa anche a Natale, sperando nella riapertura per il prossimo anno.

La prima importante conferma, dopo la recente approvazione del consiglio comunale del regolamento che stabilisce le norme per l’erogazione di contributi ad enti ed associazioni, è venuta dal sindaco Adriano Grassino. «Non appena la delibera del consiglio comunale sarà pubblicata – ha spiegato il sindaco – la giunta potrà deliberare la concessione del contributo per i lavori di messa in sicurezza della chiesa parrocchiale».

La giunta dovrebbe approvare entro dicembre il contributo comunale, che dovrebbe aggirarsi sugli 8mila euro. Somma che andrebbe ad aggiungersi agli oltre 11mila euro arrivati tramite le donazioni già raccolte dal Comitato spontaneo per il restauro della chiesa, ora alle prese con l’esame di nuovi preventivi delle imprese interessate a realizzare gli interventi di messa in sicurezza della copertura e del restauro degli stucchi e delle pitture interne che sono rimasti danneggiati dalle infiltrazioni di acqua dal tetto. Nei giorni scorsi l’architetto Alessandro Gastaldo Brac della Curia di Ivrea, alla quale il parroco ha richiesto un contributo, ha fatto un sopralluogo nella struttura.

Resta ancora nebulosa, invece, la destinazione dei 16mila euro di fondi che fanno capo alla Società agricola operaia di Scarmagno in liquidazione. Dopo le prese di distanza di Pro loco e Comitato spontaneo, l’ex vice presidente Gianpiero Cardone ha ritrattato la sua dichiarazione iniziale secondo la quale la somma disponibile dell’Ente in liquidazione sarebbe stata devoluta, attraverso l’associazione turistica, al comitato per il restauro della chiesa parrocchiale. Tuttavia, è confermato che, a prescindere da altri contributi che potrebbero ancora arrivare, la parrocchia San Michele Arcangelo può già disporre di un fondo di circa 20mila euro, il doppio della spesa preventivata che ammonterebbe a circa 7.500 euro più Iva (circa 10 mila euro complessivi, ndr) per i lavori di manutenzione del tetto, che saranno poi effettuati dall’impresa edile Negrello di Strambino.

Vista la modesta entità dei lavori, tuttavia necessari per garantire la sicurezza dei fedeli, il tempo finora trascorso sarebbe stato più che sufficiente per sistemare il tetto e rendere a norma di legge la chiesa, intervenendo anche sull’eliminazione delle infiltrazioni d’acqua che hanno provocato la caduta di stucchi e calcinacci all’interno della navata. In attesa del successivo restauro delle pitture interne, dal costo preventivato di almeno 21 mila euro, con il tetto e le infiltrazioni eliminate, sarebbe stato possibile celebrare la messa di Natale nella chiesa parrocchiale, con buona pace di tutti i fedeli, che dovranno invece ritrovarsi nel salone polifunzionale, festeggiando una Natività completamente diversa dalle precedenti. —

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