LE INTERVISTE – Spalletti dopo Napoli-Juventus: “Rimandati, non bocciati. A Napoli torno sempre, certi legami non si cancellano”
Delusione, autocritica e una punta di emozione. Luciano Spalletti si presenta in conferenza stampa dopo la sconfitta della Juventus contro il Napoli con il solito linguaggio diretto, alternando analisi tattica, riflessioni sui singoli e parole cariche di sentimento verso una città che continua a occupare un posto speciale nel suo cuore.
Mister, che giudizio dà alla prestazione della Juventus?
“Bocciati? Sì, magari rimandati. Siamo stati timidi nella circolazione della palla, soprattutto dopo il pareggio. Nel primo tempo abbiamo perso troppi palloni in maniera banale e siamo stati poco insidiosi”.
Le scelte offensive non hanno prodotto i risultati sperati…
“Abbiamo provato a mettere due giocatori davanti, ma non siamo riusciti a portare la partita sulla strada che volevamo. Nel secondo tempo con David siamo andati un po’ meglio, però ci siamo anche scoperti di più”.
Il Napoli ha saputo colpire nei momenti chiave.
“Il Napoli con il 3-4-3 ha vinto tutte le ultime partite. Dopo il pari avevamo preso in mano il match, potevamo essere più incisivi. Invece siamo stati poco cattivi, poco decisivi e poco concreti”.
Yildiz e Koopmeiners al centro delle valutazioni.
“Pensavo di poter prendere vantaggio con Yildiz centrale, ma si è trovato spesso con l’uomo addosso senza riuscire a sfruttare tutte le sue qualità. Resta un giocatore che può darci tanto. Koopmeiners? Sta facendo quello che deve fare: non avevamo altri difensori e mi sta convincendo, nonostante le difficoltà, anche contro uno come Neres negli spazi larghi”.
Sul secondo gol subito?
“Troppo banale. Errori che a questo livello si pagano”.
Un pensiero anche per Zhegrova.
“È un elemento di valore, ma ha bisogno di una condizione fisica migliore. Sono dalla sua parte, cercherò di farlo giocare di più. Il gol non è mai solo di uno: serve il complessivo della squadra”.
E poi Napoli, inevitabile tornarci con il cuore…
“Mi emoziono facilmente. Vengo spesso a Napoli, anche quando non ve ne siete accorti. La storia resta sempre la stessa: Napoli e i napoletani non si dimenticano. In quelle stagioni si sono rimessi in ordine anche i conti della società, creando vantaggi importanti per il futuro”.
Come ha vissuto i fischi iniziali?
“Sono arrivato all’orario della partita, ho visto tutto dalla terrazza dell’hotel. Voglio bene sia a chi mi ha fischiato che a chi non l’ha fatto”.
Tra amarezza sportiva e nostalgia sincera, Spalletti chiude così una serata difficile, lasciando intravedere che, nonostante il risultato, il legame con Napoli resta qualcosa che va oltre il campo e il tempo.
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