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La partita del tifo (Frosinone)

Una rubrica a cura di Claudio “Freccia” Autentico scontro salvezza, quasi uno spareggio, con altissima posta in palio, quello che va in scena oggi, domenica 5 maggio 2024, alle h.15, valevole per la 35esima e quart’ultima giornata, quindicesima di ritorno, del massimo campionato italiano di calcio 2023/24. Il meteo è buonissimo, una splendida giornata di […]

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Una rubrica a cura di Claudio “Freccia”

Autentico scontro salvezza, quasi uno spareggio, con altissima posta in palio, quello che va in scena oggi, domenica 5 maggio 2024, alle h.15, valevole per la 35esima e quart’ultima giornata, quindicesima di ritorno, del massimo campionato italiano di calcio 2023/24. Il meteo è buonissimo, una splendida giornata di inizio maggio favorisce l’afflusso del pubblico delle grandi occasioni, con peraltro prezzi davvero stracciati, popolarissimi, ed in più oggi sfilano i bambini della “Scuola del tifo”, ben prima della partita, che si accomoderanno poi coi loro genitori in Curva Nord. Come dicevamo il colpo d’occhio del “Carlo Castellani-Computer Gross Arena” è buonissimo e sono presenti 13.110 spettatori ufficiali. Il Frosinone ha raccolto ben sette punti nelle ultime cinque partite, mentre l’Empoli nello stesso numero di gare ne ha racimolati sei, frutto delle vittorie interne con Torino e Napoli. La montagna partorisce il topolino, ne esce uno 0-0 intriso da tanta paura di perdere da parte di entrambe ma è l’Empoli, che giocando in casa avrebbe dovuto provarci di più, visto anche il brutto calendario che l’attende, invece delude ancor più dei ciociari, apparendo una squadra svuotata in alcuni suoi elementi-chiave.

Quasi 1.900 i tifosi frusinati che salgono fino ad Empoli ad incitare i propri beniamini, soprattutto coi pullman: è la trasferta dei ciociari più numerosa quest’anno. Si sistemano tutti negli ultimi tre spicchi partendo dalla Maratona ed il cuore del tifo è, come solitamente accade quando il numero degli ospiti che vengono a Empoli è elevato, al terzo spicchio. Davvero bella la coreografia organizzata dai ciociari, con il secondo e il quarto spicchio colorato di bandierine gialle, ed il terzo colorato di bandierine azzurre, ai piedi del quale viene esposto l’eloquente striscione “Per questi colori undici gladiatori!”. Viene ovviamente esposto lo striscione da trasferta “Nessuna Resa”, insieme ad alcune poche pezze. Il settore ospiti è molto colorato, splendido il colpo d’occhio, tanti bandieroni, alcuni son bellissimi, come quelli di “Spavaldi”, “Uber Alles”, “Brigata”, “Gruppo Sciacqua” e altri, spesso sbandierati data la giornata ventosa. L’incitamento dei frusinati è buono fin dalle prime battute, con diversi cori proposti e numerosi battimani che vengono bene, come “Tutta la curva! Frosinone olè!”. Il loro tifo è piuttosto convincente anche se non poche saranno le pause in tutto l’arco della gara. Infatti bisogna dire che per il numero che erano non è che abbiano fatto niente di trascendentale come tifo vocale, presi più che altro dalla tensione. Comunque il livello del tifo frusinate è da ritenersi piuttosto buono. I ciociari applaudono molto la loro squadra, che si è battuta con l’onore delle armi. Voto: 7.

La Maratona “Emiliano Del Rosso” risponde con una coreografia altrettanto bella, con la parte inferiore divisa a metà, con quella propriamente ultras – in pratica dalla metà campo alla curva ospiti – con tante bandiere biancazzurre al vento, sotto le quali è esposta la scritta gigante “Lotteremo fino alla morte innalzando i nostri colori”, e dalla metà campo alla curva Nord, semplici bandierine azzurre, che compaiono anche in Maratona superiore, per un bell’effetto d’insieme. Il tifo parte molto bene, è quasi infernale, poi dopo 15-20 minuti subisce un forte calo, dettato anche dai ritmi blandi della partita, che certo non entusiasma i cuori dei presenti, di ambedue le sponde. Poi c’è da dire che la tensione attanaglia le gole di molti in Maratona che non si lasciano andare nei cori. Tra i primi cori alzati ci sono “Quando l’azzurro segnerà la Maratona esploderà in un boato che farà tremar la terra e il mar…”, “Alé forza l’azzurro alé forza l’azzurro alé, forza biancoblù biancoblù biancoblù…”. Un altro coro che viene spesso bene è “Sempre ti sosterremo sempre sarem con te…”. Non si farà attendere troppo oggi il tifo dopo l’intervallo. Buoni alcuni battimani. Poi calerà anche l’intensità dei cori. I capiultrà, visto l’abulia di certi canti, cercano di chiamare a raccolta un po’ tutto lo stadio cercando di coinvongerlo nel tifo, provando almeno tre volte ad alzare il coro “Tutto lo stadio! Empoli, Empoli!”, con risultati più o meno buoni e con il pubblico che è fin troppo partecipe alla gara e la gente, comunque, si adegua ai ritmi sonnolenti della partita. Non verranno granché neanche i cori “Empoli Calcio…” e il “Forza Azzurro! Vinci per noi!”. Presenti alcuni rappresentanti ultras del Bayern Monaco, coi loro amici direttamente gemellati degli “Ultras Empoli”, comunque a titolo personale. Esposto lo striscione durante il primo tempo “35 anni ultras auguri Ingrifati”, seguito dal bel coro sulle note della famosa hit “Enola gay”, “I Desperados per sempre con gli Ingrifati alé, i Desperados…”. A coadiuvare il tifo azzurro i soliti bandieroni e stendardi a colorare la Maratona azzurra, che oggi ha offerto un tifo piuttosto altalenante, si può fare meglio. Solita diatriba tra chi vorrebbe godersi la partita, pur essendo in un settore ultras, e chi, giustamente, sventola i bandieroni biancazzurri sentendosi in quel settore autorizzato a tifare con qualsiasi mezzo. Al triplice fischio del signor Doveri di Roma 1, la Maratona, nonostante la delusione per la mancata vittoria, applaude l’Empoli andato sotto il settore ultras. Il tifo azzurro è comunque tutto sommato da ritenersi quest’oggi piuttosto buono. Voto: 7.

Uno sguardo altrove: L’anticipo del venerdì sera alle 20,45 è TORINO-BOLOGNA, coi felsinei che salgono in tanti a Torino, sono autori di un buon tifo, si fanno sentire a gran voce, con gran sventolio dei bandieroni in prima fila e tanto entusiasmo, smorzato un po’ a fine partita dal risultato di 0-0. All’interno della tifoseria torinista è ancora tempo di sciopero per le diffide inflitte per Torino-Sassuolo, con la Curva “Maratona” disadorna di drappi e striscioni, anche se il sostegno non manca. Il Toro ricorda il Grande Torino: contro il Bologna in campo con la maglia celebrativa “Superga 75”, per ricordare coloro che il 4 maggio 1949, 75 anni fa, persero la vita a Superga, con la Basilica illuminata da torce lungo il suo perimetro. Salgono le quotazioni dei “Torino Hooligans” che salgono a Superga rendendo visibile lo striscione tenuto a mano “Fiera la Mole che sorride verso il colle degli Dei”, alzando a gran voce il coro “Forza vecchio cuore granata”. L’anticipo del sabato alle 18 è MONZA-LAZIO. I laziali sono quasi 1500, fanno un buon tifo, si fanno sentire a più riprese. Ci sono un po’ tutti gli striscioni dei Gruppi. Belli i drappi “Vincenzo D’amico”, scomparso l’1 luglio 2023 a 68 anni, bandiera biancoceleste, uno dei vincitori dello storico Scudetto del 1974, e “MCM”. Esposti gli striscioni “Più buia sarà la notte…più luminose saranno le stelle!”, ed “Acab UL”. Dopo la fine della partita squadra chiamata a rapporto dai propri tifosi, che prendono molto male il 2-2 finale: un serrato confronto a muso duro con attimi di tensione e nervosismo alle stelle. I monzesi proseguono la loro protesta contro le diffide piovute dopo Monza-Napoli del 7 aprile scorso (scontri con la polizia), lasciando la curva priva di bandiere e striscioni, ma sostengono la propria squadra piuttosto bene, magari senza la convinzione di alcuni mesi fa, visto la tranquilla posizione di classifica. 10.455 spettatori ufficiali. L’anticipo del sabato sera alle 20,45 è SASSUOLO-INTER, che vede la squadra Campione d’Italia capitolare ancora con il Sassuolo (2 sconfitte in tutto il campionato, entrambe con gli emiliani: sarà un caso?). Gli interisti, sparsi un po’ in tutto lo stadio, riempiono ovviamente il settore ospiti, con tante bandiere con lo stemma di Milano e bandieroni. Bellissima sciarpata. Bello lo striscione “Nove marzo 1908”, scritta bianca su sfondo nerazzurro, data di nascita dell’Internazionale F.C., anche se si vede che sono un po’ appagati dal Tricolore aritmeticamente conquistato. Cercano di farsi sentire nelle pause interiste i pochi ultras del Sassuolo, che fanno quello che possono. 19.454 spettatori ufficiali.

Il lunch-match abituale della domenica è CAGLIARI-LECCE. I salentini a Cagliari si fanno sentire, sono piuttosto colorati ed occupano tutto il settore ospiti. Esposte le pezze “Vincenzo vive” e “Dottore presente”, diversi gli striscioni. Non male neanche il tifo cagliaritano, anche se poco colorato a parte una bella sciarpata. Buoni rapporti e rispetto tra le due tifoserie. Alcuni tifosi del Cagliari dopo la partita hanno allestito un Banchetto ed hanno invitato la tifoseria leccese per una mangiata insieme fuori lo stadio. La simpatica iniziativa dei tifosi sardi nasce da un fatto avvenuto a Lecce qualche anno fa. Infatti a causa del maltempo un Lecce-Cagliari venne rinviato al giorno dopo. La tifoseria leccese, pur in assenza di qualsiasi gemellaggio o accordo preventivo, si organizzò per ospitare i cagliaritani in tutti i modi possibili per consentirgli di assistere alla gara il giorno dopo. L’1-1 finale consente ad entrambe di fare un piccolo passo verso la salvezza. 16.407 spettatori ufficiali. Si disputa alle 15 domenicali anche HELLAS VERONA-FIORENTINA. Tra le due tifoserie vige un gemellaggio d’acciaio dalla stagione 1975/76 e si sono ritrovate nel pregara sotto la Curva Sud per fare gran festa insieme a base di birra. Fiorentini in gran numero al “Bentegodi”, occupano tutto il settore ospiti superiore, autori di un buon tifo con tantissimi bandieroni. Espongono gli striscioni “Ultras”, tra gli altri, e “Forza Verona”. Nell’andata della Semifinale di Conference League col Bruges in casa, il 2 maggio scorso, bellissima sciarpata a tutta curva, tanti fumogeni e uno striscione al centro “Que serà serà col cuore noi canterem, per sempre al tuo fianco la Fiesole sarà!”, vecchio coro viola. I veronesi fanno come di consueto un buon tifo, tirano fuori la voce e sventolano i loro bandieroni. Festeggiano con la squadra un’importantissima vittoria per la volata alla salvezza. 27.821 spettatori ufficiali. Alle 18 della domenica va in scena MILAN-GENOA, col popolo rossoblù che invade San Siro in qualche migliaio, eseguendo un gran bel tifo, con cori alti, una bella sciarpata e moltissimi bandieroni, e non manca certo il colore. Comunque aiutati dallo sciopero dei dirimpettai. Scontri tra tifosi del Genoa e della Sampdoria in città, in particolare in piazza Alimonda. I genoani hanno assaltato la sede degli Ultras Tito, gruppo principale doriano. La situazione ha raggiunto un livello di allarme preoccupante che va oltre le possibili ulteriori misure di sicurezza e controllo del territorio nelle zone più “calde”, da trincea, dal punto di vista della rivalità. Accoltellato tifoso genoano. Sciopero del tifo della Curva Sud milanista, una contestazione andata oltre le previsioni con la Sud rimasta vuota per gli ultimi 10 minuti e un volantino di protesta che riassume, molto duramente, la posizione degli ultras. Oggi niente bandiere cori e striscioni, a parte quelli di protesta, esposti su più piani “Strategia comunicativa, presenza istituzionale, acquisti mirati, coesione, ambizione, capacità, un progetto vincente parte dalla Società”, “Milano non si accontenta”. Durante il secondo tempo è rimasto visibile il solo striscione “Il rumore del silenzio”. Fischiata un po’ tutta la squadra, in particolare Rafa Leao, oltre a Jerry Cardinale, padrone del Milan. Il 3-3 finale è il frutto della classica gara da fine stagione. 73.901 spettatori ufficiali.

Il posticipo della domenica sera è ROMA-JUVENTUS, con gli juventini ad occhio e croce sui 2.500 con in bella vista gli striscioni “Milano”, “Torino”, “Genova”, “Primo Novembre”, “Gruppo Storico”, ecc. Diverse bandiere che sventolano per tutta la partita, alcuni buoni battimani. Esposto lo striscione “Mister Allegri devi restare al mondiale con te vogliamo andare!”. Nessuna coreografia romanista in particolare oggi, solo bandiere e fumogeni sparsi nello stadio che fanno scendere sul campo una nebbiolina tipica delle partite anni ’90. La Sud inizia con ottima verve, incoraggiata dal vantaggio giallorosso. Prosegue bene per buona parte della partita, anche se il gol juventino ammoscia un po’ gli animi. Tuttavia la Roma a tratti sembra lì lì per farcela e questo ridà fiato ai ragazzi che la incitano fino alla fine. Finisce 1-1 una divertente sfida. Nell’intervallo la Roma femminile campione d’Italia va sotto la Curva Sud a celebrare il secondo Scudetto consecutivo. 63.996 spettatori ufficiali. Bellissima coreografia in Sud per Roma-Bayer Leverkusen, andata Semifinale di Europa League del 2 maggio scorso, a sfondo giallo (in cima) e rosso, con la scritta “Avanziamo!”, un po’ in diagonale, nera su sfondo giallo e bianco, quasi a metà curva, un po’ a mo’ di sciarpa. Il posticipo preserale del lunedì è SALERNITANA-ATALANTA. Ci voleva la Tessera quindi la Bergamo Ultras non era presente, non avendola sottoscritta, poi sono anche tornati solo venerdì 3 maggio alle 10 da Marsiglia. C’era solo un club, una trentina in tutto. Tantissimi i bergamaschi al “Velodrome” marsigliese per la sfida Marsiglia-Atalanta, andata Semifinale di Europa League. Striscioni polemici su più piani nella Curva Sud “Siberiano”, tra l’altro raggiunta da diverse diffide per gli scontri coi fiorentini del 21 aprile scorso, “Quest’anno parte sinistra della classifica, acquisti prestigiosi calciatori con algoritmi, Centro sportivo e ammodernamento stadio, progetto Salerno Sport-city…Grazie a tutti! E’ arrivata la retrocessione!!!”. Bandiere ammainate all’’Arechi’, ma ciononostante non si gioca in silenzio, anche se lo stadio è quasi semivuoto. Striscioni di vicinanza per le diffide piovute dai baresi, romanisti e reggini. Come da pronostico vince l’Atalanta (1-2). Il posticipo del lunedì sera, h.20,45, è UDINESE-NAPOLI, che si gioca davanti a un buon pubblico. La trasferta è vietata ai tifosi napoletani, anche e soprattutto per i noti incidenti dello scorso anno. I friulani spingono i propri beniamini con cori come “ Oh Udinese alé Udinese alé Udinese alé vogliamo vincere…”, ma il tifo in passato è stato anche migliore. Belle bandiere. Presenza dei gemellati vicentini e degli austriaci del Salisburgo con tanto di pezze. Oggi ricorreva la data del terremoto che colpì il Friuli nel 1976 e la Nord lo ha voluto sottolineare con lo striscione, su tre piani, “6 maggio 1976, la terra ha tremato con la forza mi sono rialzato…,perché friulano sono nato”. Sullo 0-1, verso la fine, il pubblico appariva spazientito ed ha alzato il coro “Fuori i coglioni!”. Il pari di Success al 92° ridà fiato alle speranze di salvezza dei friulani.

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