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EFC | Domani la ripresa. Da Roma non arrivano punti ma si rivede il coraggio

Riprenderà domani la preparazione degli azzurri, all’orizzonte la sfida con l’Udinese che potrebbe indirizzare in maniera determinate la stagione 2023/24. Dall’infermeria potrebbero tornare a pieno regime sia Walu che Cerri, i due erano presenti fisicamente a Roma senza però mettere piede in campo. Giocatori importanti per gli equilibri della squadra. Chiaro che ad Udine ci […]

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Riprenderà domani la preparazione degli azzurri, all’orizzonte la sfida con l’Udinese che potrebbe indirizzare in maniera determinate la stagione 2023/24. Dall’infermeria potrebbero tornare a pieno regime sia Walu che Cerri, i due erano presenti fisicamente a Roma senza però mettere piede in campo. Giocatori importanti per gli equilibri della squadra. Chiaro che ad Udine ci vorrà la mentalità di una finale, servirà il miglior Empoli possibile, sperando magari di giocare quella gara (lo scopriremo stasera) con una classifica migliore rispetto a quella dei friulani. Servirà coraggio, quel coraggio che era oggettivamente mancato nella gara con il Frosinone ma che ieri, a Roma con la Lazio, la squadra ha saputo far rivedere. Qui semmai, ma ormai conta poco, capire perchè con il Frosinone la si sia giocata a quel modo. L’Olimpico è lo stadio tabù per eccellenza, ed anche ieri purtroppo l’Empoli non ha saputo riportare niente a casa. Se però da una parte la classifica non è stata mossa, come detto, i segnali che la squadra ha saputo dare sono stati di incoraggiamento in vista delle ultime due partite. E non è dato cosi ininfluente. Un punteggio, quello di 0-2, che potrebbe far pensare ad una vittoria netta da parte dei biancocelesti. Così in realtà non è stato. L’Empoli ha avuto le sue occasioni ed ha seriamente rischiato anche di passare in vantaggio. Davvero clamoroso quanto sbagliato da Caputo a tu per tu con il portiere laziale. C’è stato anche un pizzico di sfortuna negli episodi, perché (come successo anche a Bergamo) il progetto ti arrivare all’intervallo in parità stava dando i suoi frutti. La Lazio segna il gol del vantaggio sfruttando un calcio d’angolo nei minuti di recupero del primo tempo. cambiando le regole d’ingaggio. La reazione degli azzurri, nella seconda metà di partita, è interessante, almeno sotto il profilo dell’impegno. Giusta la lettura di Nicola, che dimostra quel coraggio già enunciato, facendo delle scelte che vanno a rivoluzionare l’assetto della squadra. Si rivede in campo anche quello Shpendi che doveva essere la delizia della stagione, e per poco dalla testa del giovane albanese non arriva il meritato gol del pari. Chiaro che dovendosi sbilanciare alla ricerca del gol, la qualità della squadra di casa porta ad un contropiede vincente che va a mettere la parola fine ai giochi. Sconfitta però, va detto, non totalmente meritata. In questo momento della stagione è normale doversi confrontare anche con quanto succede sugli altri campi. Detto che sapremo stasera cosa farà l’Udinese, che gioca a Lecce, in generale sono arrivati risultati che non spostano la classifica da ciò che era prima che si giocasse la giornata. La squadra azzurra ha quindi tutto il margine possibile per andare incontro al suo obiettivo, con quel famoso destino che è tutto nelle nostre mani. Adesso servirà trovare tutte quelle energie che si sono dilapidate nel corso della stagione, servirà far ricorso a tutta quella parte emotiva che dovrà fare la differenza, per arrivare a difendere questa categoria. Il momento delle grandi chiacchiere, delle grandi analisi, deve essere rimandato a fine stagione, dove si tireranno le somme e si potrà dire se quanto voluto è stato portato a casa o meno. Se si è lavorato bene o male, se ci sono da festeggiare trionfi o leccarsi le ferite. Adesso quello che conta è il percepire i segnali, e come abbiamo già detto, quelli arrivati ieri da Roma sono stati significativi. In mezzo a degli errori, vedi gol sbagliato da Ciccio, vedi il primo gol preso, ci sono state delle trame interessanti ed un atteggiamento propositivo sul piano dello sviluppo. Anche quel cambio mentale in corso d’opera va visto come un segnale importante; il sapersi rimodulare per il bisogno di quello che la partita andava chiedendo. Questo è ciò che va riportato a casa, questo è ciò da cui la squadra dovrà ripartire nel preparare quell’esame che potrebbe significare promossi o bocciati. Nelle scelte di Nicola non c’è stata ieri quella di Niang; ovviamente non ci sono parole ufficiali a riguardo, ma chissà che il tutto non nasca da quanto successo in settimana fuori dal campo. Diciamo questo perchè in queste ultime due settimane, chi è stipendiato dall’Empoli deve mettere l’Empoli ed il bene dell’Empoli davanti a tutto e tutti, solo cosi si potrà non aver rimpianti…

Nicola cambia aspetto tattico, optando per un 3-5-2 più coperto. Le maggiori novità riguardano l’inserimento di Bastoni a centrocampo e Cancellieri dietro a Caputo, che torna titolare dopo diversi mesi. La prima occasione pericolosa è dei padroni di casa; al 7′ cross in area di rigore di Felipe Anderson, che non riesce a trovare Zaccagni, anticipato dal grande intervento di Ismajli. L’atteggiamento dell’Empoli è quello di fare attenzione nel chiudere tutti gli spazi e provare a ripartire in contropiede, come capita al 16′, quando Marin strappa il pallone a Guendouzi, la appoggia per Cancellieri che a sua volta lancia in rete Caputo. Il numero 9 infila il pallone in rete, ma il gol viene annullato per un’evidente posizione di fuorigioco. Al 19′ medesima azione degli azzurri, che sfiorano il gol: Bastoni approfitta di un’errore di Kamada, e dalla trequarti calcia a giro, sfiorando l’incrocio dei pali. Al 24′ grande occasione per la Lazio, Kamada gioca in profondità sul capitano biancoceleste, che perde troppo tempo e viene fermato da un super Ismajli. L’Empoli gioca con coraggio, e va vicino al gol al 26′, con il colpo di testa di ismajli su calcio d’angolo, pallone mandato alto sopra la traversa da ottima posizione. Al 33′ ci prova ancora Bastoni, con una punizione dal vertice destro dell’area, ma il suo mancino è troppo largo e termina sul fondo. La più grande chance per l’Empoli però è al 35′: Guendouzi sbaglia in fase di impostazione e regala palla a Bastoni. Palla subito verticalizzata per Cancellieri, che in area ne salta due e serve un pallone d’oro a Caputo, che tutto solo non colpisce bene, trovando la grande risposta di Mandas. Due minuti più tardi risponde al collega Caprile, compiendo una grandissima parata su Immobile, che pescato in area calcia forte sul primo palo. La partita è un botta e risposta continuo. Al 42′ ci prova Marin da fuori, la sua botta finisce di poco sopra la traversa. Il primo tempo si chiude come peggio non poteva per l’Empoli, che nei minuti di recupero va in svantaggio: corner battuto al 47′ da Zaccagni, Bereszynski si perde Patric che da due passi beffa Caprile e porta la Lazio sull’1-0. Anche nella ripresa la gara rimane equilibrata. Al 47′ ci prova Felipe Anderson col mancino, palla che viene bloccata a terra da Caprile. Nicola cambia assetto tecnico e al 54′ manda in campo Cambiaghi per Bastoni. Al 57′ si accende Caputo: il numero 9 riceve palla al limite e si gira col destro, palla larga. Al 68′ Vecino spaventa l’Empoli: discesa dell’uruguagio e tiro strozzato che termina ampiamente sul fondo. Al 68′ gli azzurri tornano in avanti, gran pallone in area di Cambiaghi dalla destra, il cross taglia tutta l’area senza che nessun calciatore intervenga. Il tempo passa inesorabile per l’Empoli, che arriva negli ultimi dieci minuti a giocarsi il tutto per tutto con 4 attaccanti. All’86’ Marin cerca Ismajli, che sul secondo palo va vicino al gol ma viene anticipato da Marusic. Due minuti dopo è Shpendi a sfiorare la rete, ma il suo colpo di testa angolato viene respinto da un altro grande intervento di Mandas. Nell’ultimo minuto di gioco la Lazio si dimostra cinica e chiude la pratica con Vecino, che presentatosi tutto solo davanti a Caprile non sbaglia e sigla il risultato finale sul 2-0. Cala il sipario con gli azzurri ancora in piena bagarre salvezza

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