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Ivrea, via l’obbligo di svolta verso Porta Torino, focus sui passaggi pedonali: sono troppi

Ivrea, via l’obbligo di svolta verso Porta Torino,


focus sui passaggi pedonali: sono troppi

La modifica scendendo da corso Garibaldi, intanto si mappano gli attraversamenti: ben 8 tra Lungodora e corso Botta

Ivrea. Fine dell’obbligo di svolta a destra verso Porta Torino, scendendo da corso Garibaldi. A breve l’amministrazione comunale interverrà rendendo possibile anche il proseguire dritti sul Lungodora da Porta Aosta. È questo il primo correttivo all’assetto sperimentale della viabilità messo in campo dal Comune per decongestionare il traffico attorno al centro in concomitanza con il cantiere per l’elettrificazione, modifiche implementate a inizio maggio con la rotatoria di Porta Aosta e il doppio senso in corso Garibaldi. Il primo periodo di osservazione durerà per tutto il mese, anche se alla prova dei fatti il traffico ha guadagnato parecchio in scorrimento. La direzione corso Garibaldi-Lungodora, abolendo l’obbligo di svolta a destra all’altezza della fontana Olivetti, è già data per certa. Allo studio, invece, un piano di revisione dei passaggi pedonali. Sulla base di un censimento messo a punto tempo fa dall’Ufficio tecnico, si andrà a decidere quali illuminare meglio e quali eliminare del tutto. Tra questi ultimi, un ragionamento a parte meritano le strisce pedonali di Lungodora e corso Botta: se ne contano 8 dal cantiere di piazza Perrone a piazza Balla. Gli aspetti da considerare molteplici: l’effetto di forte rallentamento che il flusso dei pedoni produce sul traffico nelle ore di punta, l’uscita degli studenti, la presenza dei giardini e cosa non secondaria il fatto che per molti sia d’abitudine attraversare passando in mezzo alle siepi a bordo strada, magari in curva (lo testimoniano i varchi ormai definiti di netto tra le foglie, sotto la Torre di Santo Stefano). E poi i numeri: secondo i dati della polizia municipale di Ivrea, l’80% degli incidenti avviene in prossimità degli attraversamenti pedonali, fa sapere il comandante Paolo Molinario, secondo cui, «non sempre averne tanti equivale a mettere in sicurezza i pedoni, anzi».

Così il sindaco Matteo Chiantore: «Ora facciamo decantare l’operazione perché assuma una fluidità naturale che ancora non c’è. Certo, i primi riscontri sono positivi, ma la rotonda di Porta Aosta non è ancora utilizzata correttamente da chi proviene da Montalto». Detto questo, «procederemo creando un istmo all’altezza della fontana che possa dare la possibilità a due, tre auto di incolonnarsi per proseguire verso il Lungodora, cosa già in programma, che abbiamo voluto introdurre come secondo step». È con ciò si dovrebbe fluidificare ulteriormente il traffico smistandolo in due direzioni possibili. Ad oggi la percorrenza meno scorrevole resta ancora Lungodora-corso Botta. Va meglio dopo gli interventi al nodo di San Lorenzo e l’eliminazione dei posteggi in corso Massimo D’Azeglio, ma dalle 16.30 alle 18.30 gli incolonnamenti non sono infrequenti. «Se eliminare o meno alcuni passaggi pedonali lo stiamo verificando con il mobility manager, di certo questa è un’amministrazione che crede nella mobilità sostenibile».

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