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Freccette. Dalla Rosa ai Mondiali di darts.  «Tiravo in pizzeria, che gioia»

Biglietto aereo per la Germania. Il cesiolino Massimo Dalla Rosa parteciperà al campionato mondiale di doppio PDC World Cup of darts 2024, in calendario a Francoforte a fine giugno. Affiancherà niente meno che il campione vicentino Michele Turetta, qualche mese fa primo italiano a conseguire lo status di professionista.
Una soddisfazione non da poco per il 42enne, cresciuto giocando assieme agli amici alla Pizzeria da Rosario a Toschian e ormai sempre più protagonista a livello nazionale e internazionale. Decisivo per volare in terra tedesca il primo posto ottenuto a Riccione, nella tappa finale del trittico di date che mettevano in palio proprio la qualificazione all’appuntamento iridato tedesco. Nelle precedenti due trasferte,
Dalla Rosa era entrato senza chissà quali patemi tra i migliori sedici, meritando di conseguenza il pass per la terza tappa di Riccione. In Romagna, nessun problema a strappare il tagliando per la decisiva gara dell’indomani, vinta sbaragliando la concorrenza. A proposito del regolamento, i concorrenti erano chiamati a partecipare utilizzando freccette con punta in ferro. L’obiettivo? Giungere più velocemente dell’avversario a 0 partendo da quota 501 punti, con l’obbligo tuttavia di chiudere con un numero doppio, ossia centrando le sezioni all’estremità del tabellone.
In sostanza, se uno deve ottenere ancora 20 punti, è costretto a firmare un doppio 10. «Volare in Germania è una soddisfazione enorme», racconta Dalla Rosa. «Ci tengo a ringraziare due sfidanti - amici come Enrico Chinellato e Manuel Scrudato, i quali mi sono stati di notevole supporto».
Quel piazzamento in cima al podio era decisivo per consentire di rappresentare i colori azzurri in Germania, assieme al campione Turetta. «Manco a dirlo, ci attende un livello altissimo, tanto che l’Italia mai è riuscita a superare il primo turno. Non manca comunque la voglia e la speranza di tentare l’impresa, legata magari a un sorteggio favorevole negli abbinamenti. Come si diventa professionista? È un passaggio che richiede svariate ore di allenamento, il che è spesso incompatibile con gli impegni lavorativi. Senza dimenticare pure le disponibilità economiche per pagare la partecipazione alle varie gare. È indubbio incida il talento innato di ognuno, altrimenti non riesci a competere assieme ai più forti. Bisogna tenere conto poi che i professionisti delle freccette sono affiancati da esperti di supporto, grazie ai quali mantengono elevata concentrazione e sangue freddo. Altrimenti l’ansia può giocare brutti scherzi».

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