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LBF Techfind Playout 2024 Finale G1: Battipaglia azzanna la partita e la fa sua, il Sanga può solo leccarsi le ferite

Il Pala Zauli trasmette per questa finale playout, un tifo dalla grandissima intensità, coach Dragonetto ha avuto in settimana, innumerevoli problematiche per svolgere un allenamento con l’intero roster, visti gli infortuni di Yurchevicius e Policari, che ne hanno limitato le prestazioni.

Battipaglia , inizia con Johnson sotto canestro, la velocità di Seka per aprire la difesa delle milanesi, con la transalpina Domenger, a far girare la squadra e ad armare le mani della sempre verde Ferrari.

Coach Pinotti, prova a dominare fisicamente la partita con i centimetri della coppia Turmel/Dornstauder, sperando nella rapidità di Toffali nell’attaccare il ferro, preferita ancora una volta in cabina di regia, la greca Vintsilaiou alla italo-brasiliana Madonna, che si era lasciata preferire nell’ultima uscita.

Battipaglia parte a tutta, in attacco Ferrari, in questo scorcio di gara, e meno egoista del solito nel suo gioco, e fornisce ottimi rifornimenti per Johnson che segna, superando una Dornstauder parente lontana della bella giocatrice , vista in questo finale di stagione.

Le campane sono partite subito a zona, per placare la forza fisica dei due totem milanesi sotto canestro, ma in difesa è proprio Johnson ad essere una zavorra per le proprie compagne, la giocatrice statunitense è lenta ed apatica nelle marcature, e commette in 4 minuti la bellezza di te falli, che la tolgono dal match per lunghi tratti.

Milano, non fa scappare le padrone di casa, finalmente si vede Toffali, abbastanza in ombra all’inizio, grazie ad un pressing di Smorto che sembra essere uscita da un girone dell’inferno dantesco, la numero zero meneghina fornisce uno splendido assist filtrante per Vintsilaiou che realizza una tripla.

Il secondo quarto, è quello decisivo per il risultato finale, dove si scava quel solco che il Sanga non riuscirà più a ricucire, all’inizio, nei primi 2 minuti, assistiamo al festival degli orrori, con una marea di tiri presi male e sbagliati, poi ecco arrivare la dura legge dell’ex, si affaccia sul campo una mostruosa Yurchevicius.

La giocatrice ucraina, a mezzo servizio, visto il suo infortunio in settimana, sposta l’indirizzo del match in maniera determinante, inizia bevendosi letteralmente una Dornstauder ferma in modalità statuaria, con una piroetta ed un appoggio a canestro sensazionale.

Al Pala Zauli, si accende la luce di Domenger, la francese gioca con almeno tre occhi, vede linee di passaggio che agli occhi umani sfuggono, con un assist fa impallidire Tulonen e Turmel e manda Yurchevicius a segno, fra il delirio dei tifosi accorsi oggi al palazzo.

La squadra di coach Pinotti, non reagisce, è un pugile bloccato alle corde, che pensa ad incassare solamente ormai, Smorto con la sua garra realizza un reverse in caduta, attorniato dalla “bassa” Dornstauder e da Guarneri, il parziale del quarto recita 26-13, il Sanga a tratti è irriconoscibile, non riesce a fare tre passaggi di fila, fra le due squadre vi è una grande differenza di intensità.

Il terzo quarto, evidenzia un fattore che sulla carta sembra incomprensibile, ma la dice lunga sulla fame sportiva di Battipaglia oggi, dopo aver visto, finalmente, uno splendido affondo di Toffali su Policari, Susanna in progressione è sempre uno spettacolo, si segnala una mastodontica differenza a rimbalzo fra le due contendenti.

Ferrari prova da fuori, tiro che non va, raccoglie Johnson e palla dentro, alla fine del match la “bassa ” Battipaglia raccoglierà la bellezza di 22 rimbalzi in più in confronto alle più alte milanesi, a volte determinati dati, ci fanno capire come nel basket la logica abbia un ruolo abbastanza marginale.

In questo terzo periodo possiamo anche ammirare la giovane Jessica Milani, che fa rifiatare Domenger, e che realizza una bellissima tripla da veterana.

L’ultimo periodo è in gran parte un vero garbage time, Yurchevicius in difesa ha tentacoli lunghissimi, che intercettano qualsiasi idea che scaturisce dalla mente di Tayara Madonna, assistiamo anche ad una bellissima palla rubata di Domenger ai danni di Guarneri, che manda, se ce ne fosse stato bisogno la partita ai titoli di coda.

Battipaglia ha vinto meritatamente, grazie ad una intensità in entrambe le fasi, davvero devastante, impressionante Yurchevicius ( veramente era a mezzo servizio?), mentre Domenger con la sua classe, illumina qualsiasi giocata, è una mini Berkani, è garantisco non essere una comparazione azzardata.

MIlano, oggi non è scesa in campo, il doppio pivot è stato praticamente annullato dalla zona delle campane, problemi nel playmaking, sia Vintsilaiou che Madonna, hanno girovagato come Tom Hanks in Cast Away insieme al signor Wilson.

 

TABELLINO: O.ME.P.S.BATTIPAGLIA- REPOWER SANGA MILANO 76-55

 

LE PAGELLE

 

SEKA Sarah 6,5: le sue batterie sono interminabili, corre come un ossessa , sposta a spallate le avversarie in area, segna mandando per le terre Penz, chiude col 71% da due.

POTOLICCHIO Raffaella 5,5: la capitana entra con la voglia di spaccare il mondo, ma questo la porta a riflettere poco, molto male il suo tiro da tre 0/5, meglio quando penetra e supera Penz con un bel gesto del “cameriere”.

MINI Giorgia 6: entra, segna, difende su Toffali.

YURCHEVICIUS Tatiana 7,5: causa infortunio era a mezzo servizio, deve fare gli straordinari per via della situazione di falli di Johnson, prova monstre, si fa rimpiangere da MIlano a rimbalzo, ben 12 presi, THE WALL in difesa, Turmel e Dornstauder stanotte la vedranno nei loro incubi.

POLICARI Elisa 5,5: non sta bene fisicamente e si vede , non affonda per problemi molto probabilmente al bicipite femorale, arma la mano di MIlani per una bellissima tripla.

SMORTO Elena 6,5: per lei oggi va bene la colonna sonora del gladiatore, è dappertutto segna 9 punti, di cui un canestro in reverse in piena caduta, asfissia il gioco veloce di Toffali limitandola molto.

CHIOVATO Federica 6: entra attacca subito il ferro e va in lunetta, la paura non fa parte del suo vocabolario.

JOHNSON Ciera 6,5: parte bene in attacco, dove Turmel non riesce mai a fermarla, male in difesa subito tre falli che la fanno fuori, quando rientra è meno irruente sotto canestro, ma più decisiva, prenderà ben 8 rimbalzi difensivi.

MILANI Jessica 6: realizza una tripla su assist di Policari, la sua azione è precisa, senza fronzoli, una certezza, fa sempre la scelta più logica, fa rifiatare bene la Domenger.

DOMENGER Matilde 7: arrivata a Battipaglia dopo un lungo stop fisico, ha cambiato il corso della storia in Campania, vede spazi, dove la mente umana vedrebbe il nulla, effettua un assist a Yurchevicius, che ha paralizzato la difesa meneghina, speriamo di rivederla in Italia il prossimo anno.

FERRARI Paola 7: classe 1985, da ancora da mangiare a tante giovani, 13 punti, ma oggi fornisce tanta assistenza alle giocate di Seka.

CHIAPPERINO Giovanna s.v.

 

TOFFALI Susanna 6: la sua doppia cifra la fa, ma a partita finita, su di lei la marcatura di Smorto, la limita parecchio, ed i suoi cilindri oggi non girano a mille.

GUARNERI Stefania 5,5: spaesata, perde una brutta palla nel quarto periodo, dove Domenger l’anticipa a doppia velocità.

BERETTA Arianna 5,5: cercata poco dalle compagne, si fa notare per una tripla, ma quando deve marcare Seka, la differenza di passo la si nota a vista d’occhio.

VINTSILAIOU Angeliki 6: è una bersagliera, si butta a capo fitto in 1vs1, con difesa piazzata a zona delle campane, segna e dimostra un carattere guerriero che le sue compagne non hanno, lottatrice.

PENZ Elisabetta 5,5: Si mette nell’angolo come se fosse in punizione, prova sempre poi a rientrare, ma il suo tiro da tre non va, bella una sua percussione dove attacca Milani molto bene.

TURMEL Angelina 5: male ,su di lei Yurchevicius è dominante, prende 3 rimbalzi solamente, e si estranea facilmente dalla partita.

DORNSTAUDER Quinn 6: buon impegno a rimbalzo, ne prende 8, ma in attacco sia Johnson che Yurchevicius offuscano i suoi appoggi a canestro, imprecisa.

TULONEN Helmi 5: a volte il suo non vedere le compagne e azzardare degli improbi tiri da tre, può risultare controproducente.

MADONNA Tayara 5: ma davvero ha giocato 24 minuti? chi l’ha vista? tante volte il suo ingresso ha coinciso con un cambio di passo per il Sanga, oggi sembrava una giocatrice degli anni 70, velocità ultra ridotta.

BONOMI Benedetta s.v.

 

 

Matteo Avagliano

 

 

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