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Sistema Samp/T per l'Ucraina, il Governo valuta l'invio



Tra i dossier urgenti sulla scrivania del presidente Melon c’è quello relativo alla decisione di mandare una seconda batteria di missili per difesa aerea Samp/T in Ucraina a seguito delle pressioni degli alleati per rafforzare le consegne di armi a Kiev.

La notizia, apparsa su alcuni media nei giorni scorsi, è stata approfondita anche dalla testata specializzata Defense News, la quale segnala come la decisione potrebbe avvenire entro due settimane. Pare inoltre che, come la precedente, la batteria missilistica in questione non si trovi in Italia bensì provenga dal lotto di cinque attualmente rischierate e gestite dall’Italia in Kuwait. Vero è che il nostro Paese ha recentemente dichiarato di voler recuperare un sistema Samp/T posizionato in Slovacchia in conseguenza alla partecipazione a un programma Nato, loEnhanced Vigilance Activity, per il quale erano stati inviati anche 150 militari del Comando Artiglieria Controaerea di Sabaudia e del 4° Reggimento “Peschiera” di Mantova. La batteria di Samp/T era stata installata a Est in sostituzione di un sistema Patriot inviato dagli Usa nel 2022 all’indomani dell’invasione russa dell’Ucraina, posizionato a difesa del confine slovacco. Peraltro, il precedente governo di Bratislava (l’esecutivo è cambiato nel 2023a seguito di elezioni politiche), aveva ceduto all’Ucraina l’unica batteria del sistema di difesa aerea S-300 in possesso delle forze armate del Paese. Il Samp/T, più moderno dello S-300, è un sistema missilistico di difesa aerea entrato in servizio nel 2013; installato su camion, è particolarmente efficace contro missili balistici e da crociera, velivoli, elicotteri e droni. Il nome deriva dalla definizione francese “Famiglia di missili terra-aria futuri di media portata” ed è sviluppato dalla multinazionale anglo-franco-italiana Mbda insieme con Thales. Per la versione terrestre si basa su lanciatori del missile Aster 30, il cui sistema di guida è basato su trasmissione dati e un radar attivo. La gittata varia tra 80 e 100 km, la massima quota raggiungibile è 25.000 metri e la velocità con la quale vola è prossima a Mach 4.5 (varia in funzione della quota, ma arriva a circa 1200 metri al secondo). A spingere i missili Aster è un motore a propellente solido, mentre l’esplosione della carica a frammentazione avviene per innesco della spoletta di prossimità.

Di fatto l’Italia, come tutte le nazioni europee, sta aumentando la propria spesa militare. La scorsa settimana, durante l’incontro avvenuto a Roma tra la presidente Giorgia Meloni e il segretario della Nato Jens Stoltenberg, quest’ultimo aveva dichiarato alla stampa di aver incoraggiato l’Italia ad aumentare la spesa per la difesa, che negli ultimi anni l’Italia ha effettivamente incrementato dallo 1.25% circa fino all’1,38% del Pil, cifra che tuttavia resta molto al di sotto dell’obiettivo del 2% fissato dall’alleanza per tutti i membri e promesso a Trump durante il governo Gentiloni. Difficilmente, tuttavia, sarà un valore raggiungibile, se non entro la fine del decennio.

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