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L’ha ucciso e poi si è tolto la vita, la tragica fine della coppia a Fiume

FIUME Vivevano assieme da alcuni mesi in una stanzetta di 16 metri quadrati, un legame sofferto, caratterizzato da liti continue, perdoni, scene violente.

Poi, lunedì mattina, i due uomini hanno avuto l'ennesimo alterco, stavolta conclusosi tragicamente a colpi di coltello. Nel rione di Draga di San Michele, a Fiume, vi è stato dapprima un omicidio, seguito da un suicidio, che hanno sconvolto l'opinione pubblica fiumana, ma non i vicini di casa che ben sapevano quanto si stesse consumando negli ultimi mesi in quello spazio angusto, abitato dalla coppia gay.

I due uomini, cittadini croati di 44 e 38 anni, sono deceduti al Centro clinico – ospedaliero di Fiume a causa delle mortali ferite provocate da un coltello, l'arma che ha posto fine a quella relazione tutt'altro che serena.

Si è appurato che l' omicida, 38 anni, era estremamente possessivo nei riguardi del partner 44enne, persona descritta dagli inquilini come un pezzo di pane, un tipo gentile, che veniva maltrattato, addirittura rinchiuso per giorni nella piccola stanza, senza avere la possibilità di uscire.

Gli inquirenti hanno fatto sapere che il 44enne era venuto ad abitare a Draga di San Michele tre anni fa, mentre l'altro si era unito al partner nel 2023, dimostrando fin da principio un atteggiamento aggressivo non solo nei confronti del convivente, ma anche del vicinato.

La mattina della tragedia, l' omicida – tutto insanguinato – ha raccontato alla donna che vive nell alloggio accanto di essere stato accoltellato nel sonno."Ma io non gli ho creduto fin dal primo momento – questa la testimonianza della donna alle forze dell'ordine – il 38enne era cattivo, vendicativo e in passato sono stata anche insultata e colpita da questo balordo, capace di uccidere una persona che non avrebbe fatto del male a nessuno. Gli volevo bene come ad un mio figlio, ma purtroppo è stato ammazzato senza pietà“.

In base a quanto filtra dalla Questura fiumana, l'assassino 38enne aveva ucciso anche in passato: nel 2012 era stato arrestato per la tragica morte del suo partner e condannato a 7 anni di reclusione.

Uscito dal carcere, si era subito messo – a quanto pare - con la sua futura vittima, che non riusciva ad opporsi a quell'atteggiamento violento, sopportando le tante scenate di gelosia, le baruffe e altro ancora. La relazione si è' così spezzata tra tanto sangue (così hanno dichiarato i vicini accorsi nel luogo della tragedia), con i due uomini che all'arrivo dei sanitari davano ancora segni di vita, per poi spirare all'ospedale.

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