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Toyota Yaris Cross, la prova de Il Fatto.it – Più potenza col powertrain da 130 cavalli – FOTO

Dici Yaris e pensi al piccolo genio, ci aggiungi Cross e pensi piuttosto a quello gigante che esce dalla Lampada di Aladino. Perché la Yaris è un po’ come il cilindro dei prestigiatori, la borsa di Eta Beta, la cornucopia simbolo della fertilità, emblema del complesso di beni necessari alla vita umana. Per farla semplice, la vettura giusta al momento giusto, per dimensioni, dotazioni e prezzi.

Del resto, non sarebbe diventata in appena due anni e mezza una sorta di case history dell’industria automobilistica. Nel 2023 ne sono state venduti 200.000 esemplari in tutta Europa, il che l’ha lanciata come leader del segmento di recente creazione, quello dei B-Suv. E, non a caso, a trascinare le vendite è stata proprio l’Italia che nel 2023 ne ha immatricolate 35.000, primo mercato europeo davanti alla Francia, attestandosi a quota 80.000 da luglio 2021, cioè quando è stata introdotta sul mercato (più di 400.000 mila in Europa nello stesso periodo). Senza contare, che nei primi quattro mesi del 2024 mesi, il mercato tricolore ha già totalizzato 13.000 unità. Morale una Toyota su tre vendute è una Yaris Cross. Di più, nel 2023 tutta la gamma Yaris in Italia ha venduto 58.000 vetture, con una share dell’8,8% di tutto il segmento B/B-suv.

La cosa che stupisce di Yaris Cross è che questi risultati li ha conquistati con l’unica motorizzazione che ha avuto a disposizione fino ad ora. Cioè la 1.5 Hybrid 115. E adesso che gli stanno affiancando anche l’1.5 Hybrid 130, con un incremento del 12% di potenza – da 116 a 130 cv – e del 30% di coppia – da 141 a 185 Nm – ha davanti a sé un’altra prateria dove avanzare. Anche se il direttore marketing di Toyota Italia Christian Mohorovicich non si sbilancia più di tanto: “L’obiettivo in realtà – spiega – è quello di confermare i volumi del 2023. Sarebbe già un grande risultato, visto anche la concorrenza entrata nel segmento (la Jeep Avenger, ndr). Però, vogliamo arrivare al 9% di quota nel segmento B-Suv”.

La realtà è che, con la nuova motorizzazione, ci sono tanti altri piccoli plus che trasformano questo modello simbolo del periodo che stiamo vivendo – l’età media di acquisto è 57 anni, il che dimostra come l’italiano compri qualcosa di moderno ma comunque accessibile economicamente – in un veicolo che come design rimane invariato ma nei contenuti, pur non rientrando nella dimensione premium, ci si avvicina parecchio.

Il primo e, a nostro avviso, un po’ sottovalutato, è la garanzia capace di arrivare a 15 anni. Perché aggiunge ai 5 anni di default, altri 10 se si effettua la manutenzione presso strutture Toyota. Poi c’è l’esperienza d’uso completamente digitale, con un quadro strumenti personalizzabile da 12,3 pollici e il sistema multimediale Toyota Smart Connect con navigazione basata su cloud, integrazione wireless per smartphone, e aggiornamenti over-the-air, senza dimenticare la Smart Digital Key che consentirà l’utilizzo dello smartphone per accedere e avviare il veicolo. E quanto a sicurezza, la nuova Yaris Cross comprende l’ultima evoluzione del Toyota T-Mate che disponibilità tra gli altri del Pre-Collision System con riconoscimento dei motocicli, il Dynamic Radar Cruise Control migliorato, e il Proactive Driving Assist per evitare rischi durante la guida a bassa velocità.

Se poi ci sali a bordo, capisci perché questa vettura sta avendo successo. Al netto delle novità appena introdotte che garantiscono un’insonorizzazione praticamente totale grazie ai vetri più spessi e una nuova tecnologia che silenzia rumore e vibrazioni deli motore, per non parlare dei materiali soft touch che aumentano la qualità. In marcia, la silenziosità è evidente, a parte quando si deve risalire da un regime basso dei giri, e allora si risente il solito effetto-scooter, ma davvero limitato. Per il resto, il nuovo motore da 130 cv è dotato del Predictive Efficient Drive, che ottimizza il controllo della batteria in base alle condizioni della strada e del traffico. Il sistema apprende il comportamento del conducente e utilizza i dati di navigazione basati su cloud per migliorare l’efficienza nei consumi.

Il listino è piuttosto semplificato con la versione Active che prevede solo il 116 cv e parte da 28.650 euro, la Trend con 116 e 130 cv da 31.200 (500 euro in più per la 130 cv), la Lounge da 29.909, Gr e premiere solo 130 cv rispettivamente da 31.409 e 33.900. Prezzi che si possono tranquillamente abbassare fino a un massimo di 6.500 euro, considerando i we hybrid bonus di Toyota (3.500 euro) e gli agognati incentivi statali, perché anche la versione da 130 cv rientrerebbe nel range di emissioni di CO2 (109-116 g/km contro i 101-108 g/km della versione 116 cv) previsto dagli ecobonus.

Diversamente c’è l’offerta col finanziamento da 159 euro al mese con anticipo di 5.000 euro al tasso da 5,99%. Senza contare i vantaggi ricavabili dalla “genialata” del we hybrid, cioè il programma esclusivo Toyota con il quale viene certificata la guida in sola modalità elettrica che garantisce numerosi vantaggi al cliente (risparmio sull’assicurazione, sul riacquisto e altri bonus). Un programma che ha avuto un grande successo su Yaris Cross visto che delle 80.000 immatricolate da luglio 2021, ben 46.000 hanno attivato il we hybrid per 76 milioni di km percorsi in elettrico e relativo risparmio di 5.000 tonnellate di CO2 emesse.

L'articolo Toyota Yaris Cross, la prova de Il Fatto.it – Più potenza col powertrain da 130 cavalli – FOTO proviene da Il Fatto Quotidiano.

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