Lo strazio dello scimpanzé Natalia, da 3 mesi tiene tra le braccia il corpo del cucciolo morto. I funzionari dello zoo: “Sta metabolizzando il lutto”
Natalia è un’esemplare femmina di scimpanzé che da 21 anni, ovvero da quando è nata, vive in cattività nel bioparco di Valencia, in Spagna. In questi giorni è salita alla ribalta perchè sul web sono diventate virali delle immagini strazianti che la ritraggono mentre stringe tra le braccia il corpicino del suo cucciolo morto. Da tre mesi infatti, Natalia porta con sé il corpo senza vita del figlio avuto 3 mesi fa e morto pochi giorni dopo il parto. Da allora non l’ha mai lasciato, tenendolo sempre in grembo e accarezzandolo delicatamente sul muso.
Questo comportamento di “elaborazione del lutto” non è nuovo anzi, è comune tra le specie animali ritenute “più intelligenti”, come i cetacei o gli elefanti e i primati appunti. Negli scimpanzé, che sono quelli più vicini all’uomo, questo modo di fare è stato osservato e analizzato sia per gli esemplari in natura, sia per quelli in cattività. “La vista dell’animale morto può essere inizialmente uno shock per i visitatori”, hanno detto i responsabili dello zoo, che successivamente hanno spiegato: “Però, non appena spieghiamo loro perché l’abbiamo lasciato e perché lo teniamo sotto osservazione, lo capiscono”. Ad aggravare ancora più la situazione, il fatto che Natalia ha perso un altro figli nel 2018, quindi i funzionari dello zoo hanno affermato che il suo processo di “metabolizzazione del lutto” va rispettato a maggior ragione.
Degli studi hanno analizzato che gli scimpanzé elaborano il lutto in modo simile agli esseri umani, che condividono circa il 98% dei loro geni con i primati. Una ricerca pubblicata nel 2010 ha rilevato che le scimmie mostrano una “consapevolezza altamente sviluppata della morte”. Gli scienziati hanno osservato le madri di scimpanzé, i cui bambini sono morti, continuare a portare e ad accudire i corpi senza vita dei loro figli per quasi 70 giorni.
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