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24 ore di Le Mans. Per la Ferrari un trionfo di concetto e d’immagine. Oggi tutti saltano sul carro, anzi sull’hypercar, del vincitore!

La Ferrari pilotata da Antonio Fuoco, Miguel Molina e Nicklas Nielsen ha vinto l’edizione 2024 della 24 ore di Le Mans. L’azienda di Maranello ha dunque festeggiato per la seconda volta consecutiva, dopo essersi imposta nel 2023 con l’equipaggio composto da James Calado, Antonio Giovinazzi e Alessandro Pier Guidi, quest’anno giunto al terzo posto.

Il successo è giunto al termine di una gara emozionante ed è stato caratterizzato da una strategia brillante, che ha permesso alla 499P numero 50 di avere ragione della Toyota condotta da Kamui Kobayashi, José Maria Lopez e Nyck de Vries. Si tratta di un’affermazione pregnante soprattutto per il modo in cui è stata conseguita e per le conseguenze, definiamole così, da essa generata.

Innanzitutto, il Cavallino Rampante ha dimostrato di poter essere tale. Il DNA vincente dell’azienda c’è ancora. Primeggiare a Le Mans testimonia come la Ferrari possa eccellere nell’ambito agonistico. Lo spettro del declino, che aleggia attorno al Team di F1, è tale solo se si guarda esclusivamente alla massima categoria automobilistica. L’azienda di Maranello non ha perso il passo con i tempi tout-court; fatica “solo” nel Circus.

24 ore Le Mans 2024. La Ferrari #51 pronta a uscire dalla Storia ed entrare nel Mito?

Il trionfo nella maratona francese è tale anche e soprattutto a livello di immagine. Nelle ultime ore l’argomento “24 ore di Le Mans” sta venendo affrontato anche da chi, generalmente, snobba il motorsport o non sa neppure che esiste un Mondiale Endurance di cui l’appuntamento transalpino è solo una delle tante tappe. Il non plus ultra, quella dal valore più elevato e che tutti vogliono vincere, ma comunque un tassello incastonato in un puzzle più ampio, ignorato dai più.

Italiani, popolo di santi, navigatori e bandwagoner. Oggi tutti esperti e grandi appassionati di Endurance, tutti a tessere lodi sperticate al Cavallino Rampante, tutti a disquisire di come sia stata superata la forte concorrenza di Toyota e Porsche. È questa la più grande vittoria della Ferrari, quella di aver saputo imporre sé stessa all’attenzione – seppur occasionale e destinata a scemare nell’arco di pochi giorni – del pubblico generalista.

Tutti pronti a saltare sull’Hypercar del vincitore, verrebbe da dire. Meglio così per l’azienda di Maranello, rinvigorita da un’affermazione di prestigio e dal peso specifico enorme, proprio perché rappresenta una conferma di quanto già visto nel 2023. Le vetture concepite in Emilia Romagna possono ancora essere vincenti, senza dover per forza di cose essere lo zimbello del web, come accade con la F1 (dove le Rosse e tutto ciò che gravita attorno a esse sono un meme e poco altro).

Il Cavallino Rampante può e deve godersi le lodi sperticate di cui sopra, anche se giungono da parte di chi si occupa di motori solo a questo giro, oppure se ne occupa abitualmente, ma segue l’Endurance una volta l’anno.

Ferrari e AF Corse alzano la cresta e gonfiano il petto a ragion veduta, hanno saputo imporsi non solo nella 24 ore di Le Mans, ma anche all’attenzione globale. Per il secondo anno consecutivo e con merito. È proprio il caso di dire ‘Chapeau’.

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