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Vedi Napoli e poi fuggi (nonostante Conte)



Vedi Napoli e poi fuggi. Anche se sulla panchina della prossima stagione ci sarà il migliore in circolazione, preso da Aurelio De Laurentiis proprio per mettersi alle spalle il disastro della stagione post scudetto. Antonio Conte doveva essere una sorta di garante del nuovo progetto, l'acceleratore per passare dal deludente decimo posto alla lotta per il titolo. A parte Osimhen, in uscita perché questa era la strada tratteggiata in inverno firmando un rinnovo di contratto talmente oneroso da risultare indigesto sul lungo periodo per i partenopei, il mal di pancia pare essere diffuso e difficilmente sanabile.

Il primo a uscire allo scoperto è stato capitan Di Lorenzo. Il suo procuratore ha detto chiaramente di considerare chiuso il periodo napoletano e di aver rotto con la società, pazienza se nel frattempo è cambiata la guida tecnica. Se ne riparlerà a Europeo concluso, ma Di Lorenzo si considera sul mercato e l'ombra di un accordo già fatto con la Juventus dell'ex Giuntoli rende tutto ancora meno digeribile per i tifosi del Napoli e per lo stesso De Laurentiis.

Conte ha abbozzato e fatto sapere al diretto interessato di considerarlo imprescindibile nella squadra che assalterà lo scudetto, facendosi forte anche della mancanza di altri impegni europei. Il tutto con un contratto fino al 2028 che non è possibile ignorare, visto che concede posizione di forza al club.

La vera doccia gelata è rappresentata, però, dalle parole di agente e padre di Khvicha Kvaratskhelia. La stellina georgiana ha atteso per un anno l'adeguamento del contratto da 1,5 milioni netti firmato nell'estate 2022 ed evidentemente sottodimensionato rispetto all'esplosione nel campionato dello storico tricolore. ADL non ha mai dato corso a una vera trattativa e il malumore è cresciuto fino al livello di guardia.

"Non voglio che la gente pensi che Kvara voglia restare a Napoli. Noi vogliamo andarcene, ma stiamo aspettando la fine dell’Europeo per non disturbare Khvicha. La priorità è il trasferimento in una squadra che giochi la Champions League” ha detto Mamuka Jugeli, agente di Kvaratskhelia. Dose rincarata dal padre. Il Napoli non l'ha presa bene e ha risposto via social nel cuore della notte: "In riferimento alle dichiarazioni dell'agente di Kvaratskhelia, Mamuka Jugeli, e del padre Badri, il Calcio Napoli ribadisce che il giocatore ha un contratto di altri tre anni con la società. Kvaratskhelia non è sul mercato. Non sono gli agenti o i padri che decidono del futuro di un calciatore sotto contratto con il Napoli ma la società Calcio Napoli!!! Fine della storia".



In mezzo c'è Antonio Conte. Ha firmato un triennale da 6,5 milioni più bonus con la garanzia che i migliori, Osimhen a parte, restassero e che De Laurentiis gli concedesse un mercato importante dando fondo alle riserve accumulate in anni di gestione oculata. L'approccio, però, è stato durissimo e colpisce che neanche il carisma del tecnico stia convincendo i top a rimanere a Napoli. Cosa ne penserà Antonio, poco abituato a sentirsi rispondere di no?

Ultimo capitolo dedicato a Osimhen: vuole e deve andare, possibilmente anche in fretta peer consentire la scelta del futuro numero '9' partenopeo. Però De Laurentiis si aspetta di ricavarne 120-130 milioni di euro e la verità è che al momento non si vede all'orizzonte un'offerta adeguata alle attese. Anche perché l'ultima stagione del nigeriano è stata negativa e il nervosismo cresce come dimostra la vicenda della diretta social con sfogo contro il ct della Nigeria, interrotta provvidenzialmente dall'arrivo di un collaboratore. Le settimane intanto passano e la situazione del Napoli si sta ingarbugliando.

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