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A Belluno il caffè Manin è in vendita: Segafredo cede la licenza

A Belluno il caffè Manin è in vendita: Segafredo cede la licenza

foto da Quotidiani locali

Segafredo Zanetti ha messo in vendita la licenza del Gran Caffè Manin.

Finisce un’era in centro storico, dove l’azienda per anni ha affidato la gestione del locale simbolo del salotto buono di Belluno. L’operazione non appare comunque semplice: le ultime gestioni sono andate tutt’altro che bene, e i tre imprenditori che si erano interessati all’acquisto si sono già defilati. Tramontata, quindi, anche l’ipotesi che a riaprire il Manin fossero i titolari della vicina Osteria dal Bocia: c’erano stati dei contatti a fine febbraio, ma non se n’è fatto più niente.

Il Manin è chiuso dal 13 febbraio. Un cartello affisso sulla porta a vetri raccontò ai bellunesi la fine della gestione iniziata appena nove mesi prima.

Gli anni gloriosi, quella di gestione di Mirta Zanolla, sono lontani.

Zanolla lasciò, dopo un decennio dietro il bancone, a poche settimane dallo scoppio della pandemia Covid, che diede una mazzata a molti locali. Manin compreso. Alfonso Amendola riuscì a lavorare qualche giorno appena, prima che il governo imponesse il lockdown.

Riaprì a fine primavera, ma le difficoltà dell’avvio, e un altro autunno-inverno complicati sempre per via delle restrizioni Covid, lo fecero abbandonare il Manin a giugno 2021. Da quel momento ci fu un lungo periodo di chiusura.

La situazione si sbloccò nel 2023. Nuova gestione da fine maggio di quell’anno, dopo i lavori di ammodernamento e messa a norma che portarono ad esempio a rifare i bagni e a installarli al piano terra. Vennero rifatti anche gli impianti elettrici e idraulici, vennero cambiati l’arredamento, il bancone, le attrezzature.

Ma anche questa gestione è durata un battito di ciglia: nove mesi, fino a febbraio 2024, e senza mai decollare pienamente. Da allora nessuna nuova.

Luci spente nel locale, il plateatico che pian piano andava in degrado, creando anche problematiche di sicurezza perché la pedana è rotta in più punti e si rischia di inciampare.

La novità è che nel gruppo Massimo Zanetti Beverage Group, proprietario di alcuni celebri marchi del caffè come Segafredo, è entrato qualche mese fa il fondo QuattroR, che ha rilevato il 50% delle quote di Massimo Zanetti. Il management è cambiato e si è deciso di mettere in vendita la licenza del Caffè Manin.

Solo quella, perché la proprietà dei muri è sempre di Unicredit. C’erano tre imprenditori interessati ad acquistare la licenza, c’è stato qualche contatto ma la vendita non si è concretizzata. Le ultime esperienze, inoltre, non aiutano a valorizzare il bene.

Difficile dire se e quando il Manin riaprirà. Prima ci vuole qualcuno che ne acquisti la licenza.

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